Attualità

Trump congela i fondi Usa alle forze di sicurezza palestinesi

di Giorgio Brescia -


“L’amministrazione di Donald Trump – scrive il Washington Post – ha interrotto tutti i finanziamenti alle forze di sicurezza dell’Autorità Nazionale Palestinese come parte del congelamento globale degli aiuti esteri”. Il quotidiano ha raccolto dichiarazioni di funzionari statunitensi, israeliani e palestinesi e racconta che “il congelamento arriva in un momento critico per l’Autorità in difficoltà (in questi giorni costretta a pagare stipendi parziali ai suoi dipendenti, ndr), mentre cerca di mantenere la sua presenza in sacche dei territori della Cisgiordania occupata da Israele e si sforza di governare la Striscia di Gaza”. spiegando che “le forze di sicurezza cronicamente sottofinanziate sono il perno della capacità dell’Autorità Nazionale Palestinese di mantenere la legge e l’ordine in entrambi i territori”.

Washington aveva interrotto l’ultima volta gli aiuti diretti all’Autorità durante il primo mandato di Trump, pur continuando a finanziare la formazione e l’aggiornamento delle forze di sicurezza, con esercitazioni e corsi che vengono gestiti tramite l’Office of the Security Coordinator con sede a Gerusalemme, che è composto da un consorzio di Paesi.

Una decisione che, secondo un ex funzionario israeliano, non ha influenzato in maniera significativa il funzionamento di questo Office perché ha potuto recuperare fondi da altri donatori. Ciò nonostante, per gli effetti di questo congelamento, alcuni corsi di formazione sono stati sospesi, come ha confermato al quotidiano un colonnello che dirige la formazione presso il Central Training Institute per le forze di sicurezza dell’Autorità.

Mentre un incontro pianificato con gli americani questo mese per valutare le prossime iniziative sul campo – scrive ancora il quotidiano – è stato posticipato e non è stato riprogrammato. Sospesa e ora annullata anche l’ipotesi che Washington potesse aiutare la realizzazione di un poligono di tiro virtuale, necessario all’Autorità poiché Israele non permette l’arrivo di munizioni per sessioni di addestramento con armi da fuoco vere. Un progetto che era stato avviato ma che non troverà ora completamento grazie agli aiuti Usa per gli effetti del congelamento definito dalla Casa Bianca.


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