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Trump a capo delle primarie repubblicane con il 60% di preferenze

di Martina Melli -


Trump a capo delle primarie repubblicane con il 60% di preferenze
Secondo un recente sondaggio condotto dal Wall Street Journal – che alla fine di agosto ha intervistato 600 elettori delle primarie repubblicane attraverso sondaggi telefonici e web – ha evidenziato che il 60% di loro sceglierebbe Trump come rappresentante del Gop alle presidenziali 2024. Un risultato notevole per il tycoon, che ha quasi raddoppiato (46) i propri punti percentuali sull’acerrimo rivale Ron DeSantis, attuale governatore della Florida.

A parte l’apparente calo di entusiasmo per DeSantis, il sondaggio ha anche mostrato il poco interesse per altri aspiranti presidenziali repubblicani del 2024: l’ex governatore della Carolina del Sud Nikki Haley ha ricevuto l’8% dei consensi, l’imprenditore Vivek Ramaswamy il 5%; l’ex governatore del New Jersey Chris Christie ha ricevuto il 3% di sostegno e l’ex vicepresidente Mike Pence e il senatore GOP della Carolina del Sud Tim Scott hanno ricevuto entrambi il 2% di supporto.

Se le elezioni presidenziali del 2024 si tenessero oggi tra Trump e il Presidente Biden, otterrebbero il 46% di sostegno ciascuno, con l’otto per cento dei futuri elettori ancora indeciso. Agli intervistati è stato anche chiesto delle accuse contro Trump: oltre il 60% degli elettori delle primarie repubblicane insistono sul fatto che le molteplici accuse penali erano politicamente motivate e prive di fondamento. Un altro 78% ha affermato che le azioni di Trump in seguito alle elezioni del 2020 erano legittime. Solo il 16% ha affermato che Trump ha tentato illegalmente di impedire al Congresso di certificare i risultati delle elezioni presidenziali del 2020. Il dato forse più sorprendente: il 48% di coloro che hanno preso parte al sondaggio ha affermato che le accuse a Trump li hanno motivati ancora di più a votarlo nel 2024.


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