Ecco TributIAmo, Nicastri (Aidr): “Un ponte digitale tra cittadini, esperti, Caf e Fisco”
Mauro Nicastri, Agenzia Italia digitale, durante il convegno dal titolo ''Security by design: il mercato unico digitale dalla direttiva europea NIS al Cybersecurity Act'', Spazio Europa, Roma 28 ottobre 2019. ANSA / FABIO FRUSTACI
Arriva TributIAmo e si presenta già come una svolta, possibile, nel rapporto tra il Cittadino e il Fisco e un ponte in grado di unire tutti quegli attori che aiutano il dialogo tra famiglie e Erario, ossia commercialisti, esperti contabili e Caf. L’iniziativa porta la firma della Fondazione Aidr, Association Italian Digital Revolution, presieduta da Mauro Nicastri.
Presidente Nicastri, da dove nasce l’idea di TributIAmo?
“L’idea nasce dall’ascolto. Ogni anno circa 20 milioni di italiani cercano risposte su tasse, detrazioni, dichiarazioni dei redditi, ma spesso si scontrano con linguaggi complessi, normative poco accessibili o lunghe attese per ricevere supporto. Come Fondazione AIDR, da anni impegnata sul fronte dell’innovazione e dei diritti digitali, ci siamo chiesti: perché non usare l’intelligenza artificiale per semplificare l’accesso alle informazioni tributarie?”
Cosa fa esattamente TributIAmo?
“TributIAmo è un assistente virtuale gratuito, disponibile 24 ore su 24, che fornisce risposte rapide e affidabili alle principali domande su tasse e dichiarazioni. È stato progettato dai nostri esperti per essere uno strumento semplice, intuitivo e sempre aggiornato. In pratica, aiuta il cittadino a capire meglio i propri doveri fiscali e, allo stesso tempo, alleggerisce il lavoro dei professionisti del settore, offrendo filtro informativo”.
In che modo può essere utile anche ai dottori commercialisti, ai CAF e agli enti locali?
“Pensiamo a TributIAmo come a un ponte tra cittadini, commercialisti, esperti contabili e Caf. Non vuole sostituire il lavoro dei professionisti, ma rendere più efficiente il loro tempo, evitando domande ripetitive o generiche. È anche uno strumento prezioso per le amministrazioni comunali che, spesso, sono il primo riferimento per i cittadini. Avere un alleato digitale come questo significa offrire un servizio più rapido, inclusivo ed efficace”.
Come intendete diffondere l’iniziativa su tutto il territorio nazionale?
“Stiamo lanciando un appello ai dottori commercialisti, agli esperti contabili, ai CAF, agli organi di stampa nazionali e locali e ai Comuni. Vogliamo creare una rete di collaborazione per far conoscere TributIAmo in ogni territorio, anche nei piccoli centri, e dimostrare con i fatti che il digitale, se usato bene, può fare la differenza. Chi aderisce può anche proporre miglioramenti, segnalare esigenze specifiche o contribuire con contenuti aggiornati: l’obiettivo è costruire uno strumento partecipato, vivo, utile a tutti”.
Qual’è la visione più ampia dietro a questo progetto?
“Con TributIAmo vogliamo promuovere una nuova cittadinanza digitale consapevole. Troppe volte il linguaggio della Pubblica Amministrazione o della fiscalità allontana le persone. Noi, invece, vogliamo avvicinarle. L’assistente virtuale è solo un primo passo: il futuro è fatto di tecnologie a servizio del bene comune, che semplificano la vita delle persone e valorizzano il lavoro dei professionisti”.
Dove si può provare TributIAmo?
“È già disponibile sul sito della Fondazione AIDR. Basta accedere e iniziare a porre domande. Stiamo lavorando anche a integrazioni future via app e con i siti istituzionali dei Comuni e dei mezzi d’informazione che vorranno aderire. Il nostro obiettivo è rendere questo servizio il più accessibile possibile a chiunque”.
Presidente Nicastri, come verranno utilizzati i fondi raccolti attraverso il 5×1000 alla Fondazione AIDR?
“Donare il 5×1000 alla Fondazione AIDR significa investire nel futuro digitale del nostro Paese. I fondi saranno destinati a progetti di formazione e innovazione, a partire dall’ambito fiscale, con percorsi dedicati ai cittadini e ai professionisti. Ma non ci fermeremo qui: finanzieremo dottorati di ricerca, master, tirocini e corsi di formazione sulle competenze digitali, in collaborazione con le Università italiane. Vogliamo formare nuove generazioni di professionisti nei settori strategici della società: sanità, scuola, imprese, pubblica amministrazione, ma anche cultura, ambiente, turismo e terzo settore. Inoltre, lavoreremo per promuovere l’inclusione digitale e ridurre il divario di competenze, offrendo percorsi accessibili, di qualità e realmente utili. Il nostro obiettivo è diffondere la cultura dell’innovazione, della sostenibilità e della trasformazione tecnologica su tutto il territorio nazionale. E non è tutto. Se grazie al 5×1000 raggiungeremo risultati significativi, ci impegniamo anche a sostenere i mezzi di informazione locali, garantendo pluralismo e indipendenza, e ad accompagnare la transizione digitale dell’informazione, affinché i cittadini possano accedere a contenuti affidabili, coinvolgenti e inclusivi. Crediamo fortemente nel valore dell’alfabetizzazione mediatica e del pensiero critico, nel rispetto dei principi sanciti dalla Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea”.
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