Treni, ancora caos: Procura chiamata ad accertare se c’è stato sabotaggio. Renzi chiede dimissioni Salvini
Ancora disagi e caos nella circolazione ferroviaria – rallentamenti sulla linea Av Roma-Firenze, guasti al nodo di Verona – e ora il Gruppo Fs che per mesi ha addossato tutti i guasti e i ritardi ad inconvenienti tecnici talvolta banali nonostante l’ampiezza dei danni procurati alla puntualità dei convogli, ora ipotizza che una o più mani abbiano dolosamente causato questi fatti. Indagherà la Procura della Repubblica della Capitale.
Oggi fino a 70 minuti i ritardi per i rallentamenti dell’Alta velocità sulla linea Roma-Firenze, fino a 45 minuti quelli causati da “un guasto alla linea” a Verona Porta Nuova. “Il Gruppo Fs, alla luce dell’ennesimo incidente anomalo sulla rete e di un elenco di circostanze altamente sospette, ha preparato un esposto denuncia molto dettagliato che ha depositato ora presso le autorità competenti”. Questo l’annuncio del gruppo da mesi nella bufera delle polemiche e secondo ricorrenti indiscrezioni prossimo ad un giro di poltrone. Ora Fs rileva che “gli orari in cui si sono verificati alcuni problemi (non può essere un caso che si tratti di quelli più complicati per la circolazione ferroviaria, con ricadute pesanti su tutta la rete), il tipo di guasti e la loro frequenza stanno destando più di qualche interrogativo”. Scarne motivazioni contenute nelle carte acquisite dalla Digos romana e trasferite alla Questura che le inoltrerà ai pm capitolini.
Intanto, non accenna a placarsi la polemica politica. Italia Viva, in particolare, con Matteo Renzi che dopo l’ennesimo caos chiede le dimissioni di Matteo Salvini che ha sposato la linea di disagi che certamente non sono attribuibili soltanto all’attuale esecutivo. E arriva a chiamarlo “buffone”.
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