Devastazione in Myanmar, migliaia le vittime. Al via gli aiuti internazionali
Un violentissimo terremoto di magnitudo 7.7 della Scala Richter ha colpito ieri la parte centrale del Myanmar. L’epicentro del sisma è stato localizzato 16 chilometri a nordovest della città di Sagaing, a una profondità di 10 chilometri, alle 14.20 ora locale, le 7.20 in Italia. Alla prima scossa, ne è seguita un’altra alle 07.32 di 6.4, secondo i dati dell’Istituto geo-sismico statunitense Usgs.
L’ultimo bilancio ufficiale è di almeno 144 morti e 732 feriti in Myanmar, ma si teme che possa aggravarsi con il passare delle ore. Venti i bambini sotto le macerie di un monastero. La zona interessata è caratterizzata da sismicità molto elevata, lungo la catena montuosa dell’Himalaya.
“È un’area di scontro tra due grandi placche tettoniche, quella indiana e quella asiatica, che si muovono di circa 5 centimetri l’anno questo stesso movimento ha determinato la nascita della catena Himalayana”, ha osservato Salvatore Stramondo, direttore della sezione di osservatorio nazionale terremoti. “In particolare, ha precisato il presidente dell’Ingv, l’India scivola sotto l’Asia muovendosi in maniera obliqua verso Nord-Nord-Est”.
L’evento sismico avvenuto in Birmania ha avuto una magnitudo 300 volte superiore a quella del terremoto di Amatrice del 2016 e 8 rispetto alla più alta mai registrata in Italia, che è quella di 7.1 del 1908 a Messina. Le infrastrutture pubbliche sono state danneggiate. Forte è la preoccupazione per le dighe. Lesioni alle case e feriti anche in Cina, nella provincia di confine dello Yunnan. Paura e scosse anche in Thailandia, Laos e Vietnam.
La giunta militare al potere in Birmania ha lanciato un appello urgente alla comunità internazionale perché intervenga con aiuti umanitari. Lo stato d’emergenza è stato dichiarato in sei regioni del Paese.
Per Carlo Doglioni, presidente dell’Ingv, il disastro è un effetto della convergenza obliqua tra l’India e l’Asia di circa 4 cm all’anno, “velocità 10 volte più grandi di quelle che abbiamo in Italia dove la deformazione è dell’ordine dei millimetri all’anno: questo spiega perché lì ci sono terremoti molto più energetici che da noi”.
Per energia è simile a quello di febbraio 2023 in Turchia. “Se persino a Bangkok, che si trova a parecchie centinaia di chilometri di distanza, ci sono stati crolli, dentro l’area epicentrale ci sarà sicuramente grande distruzione, molte frane e fenomeni di liquefazione”, ha spiegato Doglioni.
L’Ong italiana Cesvi, attiva in Myanmar dal 2001, ha riportato danni al proprio ufficio di Kalaw, cittadina a circa 200km a sud di Mandalay. “Il personale ha prontamente evacuato l’edificio in seguito alla comparsa di crepe nelle pareti – ha comunicato l’Ong -. Fortunatamente, tutti i membri del team stanno bene. Abbiamo ricevuto notizie rassicuranti dalla quasi totalità del nostro staff fuori Yangon. Rimane però alta l’apprensione per un team di circa sei persone attualmente sul campo nella zona di Chauk, nella regione di Magway, con cui non siamo ancora riusciti a ristabilire i contatti a causa dell’interruzione totale delle comunicazioni. I nostri sforzi per rintracciarli sono costanti e continuiamo a monitorare la situazione minuto per minuto”. Cesvi è “al lavoro per valutare i bisogni emergenti e rafforzare la nostra risposta umanitaria”.
Sono 6,7 milioni i bambini nel territorio devastato dal sisma. Le sei regioni e gli Stati (Sagaing, Mandalay, Magway, Bago, Shan e Naypyidaw) ospitano oltre 28 milioni di persone.
Il ministero degli Esteri italiano si è attivato per seguire l’evoluzione degli eventi. La Farnesina ha comunicato che è stato inviato un sms di allerta a tutti i connazionali che al momento risultano in Myanmar e in Thailandia.
Su richiesta del ministro Antonio Tajani, l’Unità di Crisi e la Cooperazione allo sviluppo si stanno coordinando anche con la Protezione civile per avere un quadro ulteriore della situazione e valutare le azioni necessarie. Si sta verificando inoltre la possibilità di azioni comuni del Sistema di Protezione civile europea.
AGGIORNAMENTO ORE 7.00
Il terremoto avrebbe causato più di 10mila morti, secondo funzionari Usa che vengono citati dalla Cnn. Al momento il bilancio è di oltre 1.000 morti nel Myanmar, imprecisato il numero di dispersi. Oltre 2.400 i feriti. La giunta militare del Myanmar ha lanciato un appello urgente alla comunità internazionale perché intervenga con aiuti umanitari.
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