TREGUA ARMATA
GIORGIA MELONI PRESIDENTE DEL CONSIGLIO
di ANNAMARIA DE FALCO
Pace armata tra il governo e i benzinai. Dopo l’incontro di ieri a Palazzo Chigi, le sigle dei gestori delle pompe hanno congelato lo sciopero che era stato indetto per il 25 e il 26 gennaio. Martedì, intanto, ci sarà un nuovo appuntamento tra le associazioni e gli esponenti dell’esecutivo per fare il punto della situazione sui prezzi e tentare di “disarmare” la tregua che è stata siglata appena ieri.
Spente le polemiche, governo e benzinai hanno acceso il calumet della pace. Molto hanno pesato anche le interviste rilasciate, nella serata di mercoledì, dalla stessa premier che, al Tg1, ha ribadito che “non c’è nessuna volontà di fare scaricabarile” e che “la gran parte dei benzinai si sta comportando con grande responsabilità e forse proprio a loro tutela occorre individuare chi non dovesse avere la stessa responsabilità”. E pertanto ha spiegato che “occorre anche mettere la categoria al riparo da certe mistificazioni, perché quando si parla per settimana del prezzo della benzina a 2,5 euro quando il prezzo della benzina medio è 1,8 euro diciamo che non si aiuta”.
All’incontro, insieme ai rappresentanti di categoria, hanno preso parte il ministro all’Economia Giancarlo Giorgetti, il titolare del dicastero al Made in Italy Adolfo Urso, di ritorno dalla missione in Ucraina, e il sottosegretario alla presidenza del consiglio Alfredo Mantovano. Al termine del confronto, che è servito a disinnescare la tensione esplosa nella giornata di mercoledì scorso, una nota di Faib, Fegica e Figisc ha messo in chiaro una cosa: il governo ha fatto marcia indietro e si è “scusato” con i benzinai. “Abbiamo apprezzato il chiarimento avuto con il governo che ripristina una verità inequivocabile: i gestori non hanno alcuna responsabilità per l’aumento dei prezzi, né per le eventuali pretese speculazioni di cui si è parlato”. Chiarito l’equivoco, adesso i benzinai si rimboccano le maniche: “Ora è il momento di lavorare seriamente per restituire efficienza e piena legalità alla rete. Già nei prossimi giorni, le organizzazioni dei gestori si rendono disponibili ad affrontare i temi sul tavolo e a individuare strumenti anche normativi utile ad affrontare sia la contingenza che soprattutto la prospettiva. Un percorso che può portare a rivalutare anche lo sciopero proclamato per fine mese, al momento congelato seppure con la riserva per una sua sospensione in funzione dell’esame del testo del decreto una volta emanato”.
Da parte sua, il governo si è impegnato a convocare, di nuovo, le associazioni di categoria. Il nuovo summit è in programma martedì e servirà a comporre definitivamente la situazione. Lo sciopero dei benzinai, infatti, per il momento è congelato e non cancellato. Per tentare di sopire, insieme alla rabbia dei benzinai, anche le polemiche dall’opposizione sulle promesse del programma che sarebbero già state frustrate dal governo, il ministro Urso ha spiegato che nell’incontro di ieri si è parlato di “come sterilizzare eventuali aumenti dell’Iva” e ha rassicurato che “questo sarà uno degli argomenti del decreto legge che vedrete pubblicato sulla Gazzetta ufficiale”.
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