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Tragico compleanno: un 26enne inala gas esilarante e muore

di Giorgio Brescia -


Festa di compleanno dall’esito mortale nel Salento dove un 26enne ha inalato la “droga della risata” da un palloncino, un gadget che circolava tra i suoi amici durante i festeggiamenti. Il fatto nella tarda serata di eri ad Alessano in provincia di Lecce, mentre il giovane si intratteneva con i suoi amici in strada in occasione della sua festa di compleanno.

Secondo quanto accertato dai carabinieri, il giovane aveva assunto la cosiddetta “droga della risata”, il protossido di azoto, inalandolo da un palloncino. Dopo aver inalato il gas ha accusato un malore. E’ stato chiamato il 118 ma gli operatori sanitari non hanno potuto fare nulla, nel tentativo di rianimarlo. Il suo corpo è stato comunque trasportato all’ospedale Vito Fazzi di Lecce.

Il protossido di azoto circola in balloons già confezionati. E’ un gas incolore e dall’odore debole, primo anestetico della storia della medicina, sostanza chimica molto semplice, proprio come l’acqua o l’anidride carbonica. Scoperto nel 1772, viene usato tuttora in medicina per praticare le anestesie generali, soprattutto in combinazione con altri farmaci, ovviamente sotto il controllo di medici ed operatori sanitari.

Oltre alla reazione anestetica, solitamente provoca anche sensazioni di allegria ed euforia. Da qui, il suo nome popolare di “droga della risata”, con effetti dannosi e devastanti, soprattutto nei casi in cui venga associato ad alcol e altre droghe.

Il suo uso “ricreativo” parte fin dal ‘700: nel Regno Unito era utilizzato nelle feste della società borghese, chiamate appunto laughing gas parties, feste del gas esilarante.

Fu scoperto dal chimico e filosofo inglese Joseph Priestley nel 1772. Vent’anni dopo, Humphry Davy lo sperimentò su sé stesso e su alcuni amici, scoprendo così che l’ossido di azoto attenua considerevolmente la sensazione del dolore, anche quando chi lo assume è ancora semi-cosciente. Fu così che entrò nell’uso medico come anestetico, specialmente presso i dentisti che avevano difficoltà ad avvalersi dell’opera di un medico anestesista e che trovavano conveniente che il loro paziente rimanesse sufficientemente sveglio da poter interpretare eventuali comandi verbali.

In un famoso cortometraggio del 1914 di Charlie Chaplin, intitolato “Laughing gas” o “Charlot, falso dentista”, viene descritto in modo comico l’effetto del protossido di azoto.


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