“Potevano salvarli” Tragedia Natisone, l’amarezza della madre di Patrizia
“Potevano salvarli invece di fare i video”, la mamma di Patrizia Cormos, una delle tre vittime della tragedia del Natisone, si è sfogata al Messaggero Veneto. La donna ha ripercorso gli ultimi atti della figlia che avrebbe telefonato più volte al 112 lasciando i suoi dati e chiedendo che fosse avvisata la madre. La Procura di Udine sta indagando per omicidio colposo. Non c’è alcun nome nel registro degli indagati, si procede, almeno per ora, contro ignoti. Il procuratore di Udine Massimo Lia s’è impegnato a condurre “tutti gli accertamenti del caso e tutte le verifiche per accertare se i soccorsi sono stati tempestivi, se ci sono state problematiche che in qualche modo possano aver inciso sull’evento”. Al momento, però, il magistrati ha ribadito l’assenza di “elementi specifici che ci facciano andare in questa direzione”.
Intanto oggi alle 16 ci sarà l’ultimo saluto a Patrizia e a Bianca Doros. Avevano rispettivamente 20 e 23 anni. Grande folla alla Camera ardente, allestita presso la casa funeraria di via Calvario a Udine. Sarà celebrato un momento di raccoglimento e preguiera, presieduto da un sacerdote ortodosso e da uno cattolico. Poi le salme saranno traslate in Romania dove sabato ci saranno i funerali a Tarna Mare, in Transilvania. È stato proclamato il lutto cittadino a Udine. Intanto il ministro alla Protezione civile Nello Musumeci ha chiesto una relazione precisa e dettagliata delle operazioni di soccorso mentre continuano, a distanza di cinque giorni, le ricerche di Christian Casian Molnar, 25 anni, terzo protagonista della tragedia, travolto anche lui dalla piena del Natisone.
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