Tra scontri e polemiche nasce il 25° Parco Nazionale del Matese
Dallo scorso 22 aprile ‘giornata internazionale della Terra’ il Parco del Matese è ufficialmente il 25° Parco Nazionale italiano: l’ultimo Parco nazionale istituito in Italia è stato quello dell’Isola di Pantelleria, nel 2016. Il decreto, a firma del ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin, individua perimetrazione, zonizzazione e misure di salvaguardia, costituendo un passo fondamentale nella direzione degli obiettivi fissati per il 2030 relativi alla ‘Strategia Europea per la Biodiversità’.
Il suggello del provvedimento consente, infatti, l’accesso ai finanziamenti europei, costituendo, pertanto, una straordinaria occasione per il rilancio turistico di questo paradiso ambientale, scrigno di storia e tradizioni culturali, famoso in tutto il mondo per la genuinità dei prodotti agroalimentari, alcuni dei quali fiore all’occhiello del made in Italy.
Tuttavia, l’istituzione di quest’area protetta estesa per quasi 88000 ettari tra Campania e Molise, rappresenta solo l’ultimo passaggio di un percorso ultrasettennale che ha coinvolto oltre il MASE, l’Ispra, numerosi enti territoriali e ben 52 amministrazioni comunali di 4 province.
Ed invero, in ottemperanza alla pronuncia del TAR del Lazio nell’ottobre 2024 con cui veniva intimato al Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica di “provvedere nel termine di centottanta giorni dalla comunicazione della presente sentenza, alla delimitazione provvisoria, nonché all’adozione delle misure di salvaguardia necessarie a garantire la conservazione dello stato dei luoghi. In caso di ulteriore inerzia nel provvedere entro il detto termine, sarà nominato un Commissario ad acta“, il recente disposto, ha ampliato il vecchio Parco Regionale che si estendeva su una superficie di oltre 33 mila ettari, formalmente istituito con una legge del 2017 ed entrato in funzione solo nel 2002, a causa della mancata approvazione delle norme attuative della legge regionale.
Per anni lo scontro ha visto, e vede tutt’ora, le comunità locali schierarsi su opposti orientamenti, incentrandosi sulle posizioni di chi vedeva e vede nel parco nazionale la possibilità di salvaguardare un habitat naturale di valore e chi, invece, lo percepisce come una decisione calata dall’alto, temendo ripercussioni negative sulle attività economiche esistenti legate soprattutto al mondo rurale, all’agricoltura e alla pastorizia.
In questa direzione, sebbene favorevole all’istituzione del Parco Nazionale del Matese ritenendola “un passo importante, poiché rappresenta un’opportunità strategica per i territori, purchè non penalizzi le attività produttive locali”, si è di recente espresso Luigi Barone, responsabile Coesione Territoriale e Zes Lega Salvini Premier
“Dobbiamo lavorare affinché questa iniziativa diventi un’opportunità di crescita e sviluppo, non un problema per le nostre comunità. Insieme, possiamo trovare un equilibrio che valorizzi il nostro patrimonio naturale e supporti le nostre imprese!”
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