Omessa dichiarazione Iva, chiesta l’archiviazione per Totti
Francesco Totti ha pagato e il pubblico ministero ha chiesto l’archiviazione sul caso dell’omissione dichiarazione Iva imputata all’ex capitano della Roma. Il punto di incontro è stato trovato e la pubblica accusa, retta dal pubblico ministero Vincenzo Barba e dal procuratore aggiunto Stefano Pesci, ha chiesto l’archiviazione dell’inchiesta dopo aver accertato che il debito con l’Erario era stato saldato. In ballo una cifra non troppo esosa, almeno all’inizio. Perché dopo cinque anni, tra sanzioni e interessi, il Fisco aveva presentato a Totti una cartella monstre da 900mila euro. La difesa del calciatore, rappresentata dall’avvocato Gianluca Tognozzi, aveva già presentato una memoria in cui veniva sostenuta l’insussistenza del reato fiscale imputato a Totti. La questione ruota attorno ad alcuni spot in cui era apparso Totti il cui compenso non sarebbe stato regolarmente fatturato a causa della scelta dell’ex campione di non aprire una partita Iva appositamente a questo scopo. Per gli inquirenti, però, l’attività di Totti da testimonial non poteva definirsi occasionale. Di qui il contenzioso. Poi però s’era scoperto che lui aveva già pagato prima ancora che si aprisse l’intera vicenda. Insomma, si può dire tanto rumore per poco più di nulla: arriva la richiesta di archiviazione per Totti e con ogni probabilità ora il procedimento viaggia verso la sua fine. Per il campione però le giornate in tribunale non sono finite: c’è sempre il divorzio da Ilary Blasi.
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