Politica

Toti parla da uomo libero: “Eccessi contro di me”

di Cristiana Flaminio -

Il presidente della regione Liguria Giovanni Toti, durante il punto stampa sulla sanita' della Liguria. Genova, 25 gennaio 2024. ANSA/LUCA ZENNARO


Giovanni Toti è tornato libero dopo ottanta giorni passati agli arresti domiciliari. E, soprattutto, dopo essersi dimesso dalla carica di governatore della Regione Liguria. Un caso giudiziario ha travolto Genova ma quello politico ha infiammato, e continua a farlo, l’Italia intera. Il braccio di ferro tra il presidente della Regione e la magistratura è il romanzo estivo di un Paese che, per l’ennesima volta, confonde il garantismo, che è un diritto costituzionale, con la partigianeria politica. Toti, tornato libero, è stato intervistato dal Corriere della Sera. A cui ha ribadito di non sentirsi “Silvio Pellico allo Spielberg” ma di ritenere che “le accuse, la tempistica, la dinamica e la carcerazione siano state un eccesso”.

Toti ha dichiarato di aver provato “un profondo senso di ingiustizia e un po` di impotenza, anche quella di un sistema politico che si è fatto mettere molto in subordine dal sistema giudiziario”. Una stilettata, nemmeno troppo velata, al Pd e ai sit-in condivisi con il resto delle opposizioni. Ma il tema rimane, anche, quello delle intercettazioni gettate in pasto all’opinione pubblica: “Le intercettazioni dimostrano solo un pezzettino della scena – ha spiegato Giovanni Toti -. Ho trovato uno spaccato della mia vita costruito, montato, indirizzato e analizzato sul rapporto con un’unica persona, ma il trattamento che Spinelli ha avuto da me è stato lo stesso di tutti gli imprenditori della Liguria ai quali abbiamo sempre dato attenzione perché crediamo nell’impresa, che poi finanziassero i miei comitati oppure no, non aveva importanza”. Dopo aver fornito la sua versione sui rapporti con l’imprenditore Aldo Spinelli, Toti, che ha ribadito che non sarà in campo alle prossime regionali ma che ci sarà una lista civica vicina a lui “con o senza” il suo nome, ha spiegato: “Io non ce l’ho con la magistratura, ce l`ho con la politica che ha dato strumenti e leggi che hanno rotto l’equilibrio tra i poteri. Ho un profondo rispetto delle istituzioni e penso che i magistrati facciano il loro dovere. Dopodiché, penso che alcuni interpretino le norme in un modo che non condivido”. Quindi ha dichiarato: “Io sono convinto di non aver commesso alcun reato, loro pensano il contrario. La politica non si rende conto di aver abbassato talmente tanto le difese immunitarie e che oggi la giustizia si è arrogata una sorta di giudizio morale sulla politica. Vorrei che le forze politiche prendessero spunto da questa vicenda per un ripensamento del sistema politico, delle responsabilità dei politici, degli strumenti di controllo e del finanziamento della politica per tornare a darle almeno la dignità degli altri poteri dello Stato. Io oggi – ha concluso l’ex governatore della Liguria – vivo l’espressione più grave di questo conflitto di poteri”.


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