Torino città gemellata
Sara’ capitato a molti di leggere dei vistosi cartelli bianchi all’entrata di una città o di un paese con l’indicazione di gemellaggio con un altro luogo del mondo. Oramai è una pratica usuale, ma non tutti sanno che questo simbolico, ma anche concreto, legame tra localita’, talvolta molto lontane tra loro, si e’ intensificato durante la Seconda Guerra Mondiale dopo le unioni intraprese nei primi anni del 1900 e le “amicizie” tra entita’ non statali della Francia e Germania moltissimi anni prima. Le ragioni di questi consorzi tra centri possono essere diverse come, per esempio, avere lo stesso nome, come e’ accaduto tra Toledo in Spagna e Toledo in Ohio, la condivisione di obiettivi in ambito culturale, politico, economico o l’appartenere alla medesima comunita’ di destino. Questo rapporto tra autonomie locali si puo’ definire “diplomazia cittadina” e si traduce effettivamente in tutta una serie di attivita’ che operano in parallelo con convenzioni internazionali, rapporti tra ambasciate e governi. `Oltre ai “gemellaggi” esistono anche degli “accordi” sottoscritti tra autonomie locali; l’ente responsabile all’autorizzazione nel caso dei primi e’ il Dipartimento per gli Affari Regionali e le Autonomie (DARA) della Presidenza del Consiglio dei Ministri, nel secondo caso invece interviene il Ministero degli Esteri. Nei fatti questi legami formali si traducono in viaggi e visite reciproche, scambi culturali, partecipazione condivisa ad eventi e a tematiche importanti come la sostenibilita’ o altri argomenti di interesse comune. Prima di far partire un processo di “associazione” e’ necessario conoscere la cultura, la religione e i costumi del luogo con cui si intende fare il gemellaggio sia in maniera informale, che attraverso la creazione di progetti comuni, questo per esaminare e poi confermare che ci siano tutte le condizioni per una alleanza.
Torino e’ una citta’ molto partecipe da questo punto di vista e colleziona ben 31 relazioni internazionali tra gemellaggi e accordi.
Il piu’ vecchio e’ quello del 1957 con città francese di Chamberya seguito del quale si sono attuati molti progetti culturali, sportivi, legati all’innovazione, ma anche scolastici e universitari.
Nel 1958, invece, si realizzo’ quello con Colonia, Esch-sur-Alzette, Liegi, Lille e Rotterdam firmato per promuovere l’integrazione e la solidarieta’ tra città appartenenti alla Comunita’europea. Le attuali collaborazioni tra questi centri sono dedicate agli scambi tra i giovani e alla cultura, ma riguardano anche le politiche urbane ed economiche.
Anche negli anni ’90 furono diversi i gemellaggi a cui e’ stata data vita:
con il Guatemala, per esempio, proposta dal Premio Nobel per la Pace Rigoberta Menchú, cittadina onoraria di Torino dal 1992, scaturita dopo la firma degli Accordi di Pace del Guatemala del 1996; con l’americana Detroit per promuovere scambi economici, scientifici, tecnologici e culturali, con Ekaterinburg della Federazione Russa e con Gaza City. Nel terzo millennio, invece, le “amicizie” stipulate da Torino sono state quella con Zlin della Repubblica Ceca, con cui si collabora anche in campo cinematografico, multimediale e audiovisivo, con le cinesiWenzhou, Shenzhen e Shenyang per cementare ulteriormente i rapporti tra i due paesi, con Skopje, in Macedonia, che ha favorito una cooperazione in fatto di protezione dell’ambiente edenergetica, istruzione, cultura, patrimonio archeologico e storico, la cooperazione tra professori, ricercatori e studenti e gli scambi tra le università; e poi ancora ci si e’ “legati” a Yangon in Myamar, San Pietroburgo, Salvador de Baja, Salt Lake City, Rosario in Argentina, Praia Capoverde, alla giapponese Nagoya, Nantes, L’Avana, Haifa in Israele, Gwanju in Corea, Glasgow, Cannes, Bacau in Romania a diverse altre.
Maria La Barbera (ilTorinese.it)
Torna alle notizie in home