SPECIALE VENEZIA

Tiziano Cavaliere: “Il sogno dietro il Gran Galà Premio Cinema e Industria

di Nicola Santini -


Tiziano Cavaliere è un artista poliedrico. Inizia il suo percorso esibendosi dal 1977 al 1990 come cantante e bassista degli Irie, la prima formazione reggae Italia. Segue la pubblicazione di album e tournée da tutto esaurito. Vent’anni fa, senza mai abbandonare la sua passione per l’arte, Tiziano Cavaliere decide di fondare la Bros Group Management, diventando uno dei produttori più autorevoli e apprezzati. Venerdì 6 settembre, nella suggestiva atmosfera del Grand Hotel Excelsior durante l’81esima Mostra Internazionale del cinema di Venezia, si terrà la dodicesima edizione del suo fiore all’occhiello: il Gran Galà “Premio Cinema e Industria” organizzato insieme a Ronn Moss per Bros Group Italia, ormai appuntamento immancabile alla kermesse cinematografica, che continua a dare risalto alle imprese e agli investitori italiani che sostengono le produzioni, oggi un binomio che rende possibile gran parte delle opere cinematografiche.
Tiziano, anche quest’anno al Festival del Cinema di Venezia ci sarà il Premio Cinema & Industria: ci regali qualche anticipazione di questa nuova edizione?
Una delle cose che mi gratifica di più è il fatto che questa dodicesima edizione avrà luogo, con un’esclusiva cena, in una cornice prestigiosa e simbolo del Festival del Cinema di Venezia come l’Hotel Excelsior. Sono molto felice, inoltre, che Ronn Moss firmi con me la produzione e realizzazione della kermesse, che quest’anno sarà condotta da Pascal Vicedomini. Ospiteremo grandi addetti ai lavori e presenteremo diverse opere cinematografiche, tra cui un cartone animato dedicato alla moda.
Qual è il messaggio che ti piacerebbe arrivasse al pubblico attraverso questo evento?
Il nostro premio cerca di sostenere tutte quelle realtà giovani che, a loro volta, godono del sostegno di giovani imprenditori, appassionati e amanti del cinema. E visto che anche io sono un produttore, sono consapevole del fatto che senza gli investitori e gli sponsor, molte opere non si sarebbero mai concretizzate. Insomma, questo premio vorrebbe ringraziare e valorizzare proprio chi permette che molti film possano vedere luce e allo stesso tempo che attori, registi e vari professionisti riescano a lavorare serenamente. E questo vale sia per le piccole che per le medie imprese che spesso si conoscono meno di quelle più grandi e che combattono di più.
Delle passate edizioni, c’è un ricordo che conservi nel cuore?
Mi viene subito in mente quando, durante una delle prime edizioni, partecipò Rutger Hauer e si presentò sul redcarpet coi capelli arruffati e con un bomber giallo da pescatore. I fotografi impazzirono. Io lo ammirai tantissimo, perché mi fece capire che quando uno è grande non ha bisogno di mettersi un abito elegante per spiccare.
Contemporaneamente, stai portando avanti i tuoi impegni di produttore cinematografico e sappiamo che su questo fronte ci sono delle imminenti novità…
Innanzitutto, vorrei ricordare che ho già prodotto due film. Il primo, Generazione Poker, che quest’anno verrà distribuito su tutte le piattaforme, sottotitolato in inglese per il mercato estero. Nel cast ci sono Francesco Pannofino, Lina Sastri, Andrea Montovoli. L’altro, invece, è Viaggio a sorpresa, che ho prodotto due anni fa con Ronn Moss, che è il protagonista assieme a Lino Banfi.


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