Attualità

Threads al via negli Usa e in Uk: in poche ore già venti milioni di iscritti

di Redazione -


di GIORGIA PUSCEDDU

Threads, in lingua italiana “discussioni”, è la nuova App che sarà scaricabile a partire dal 6 luglio negli USA e nel Regno Unito, prodotta e ideata da META, il gruppo con a capo Mark Elliot Zuckerberg, l’imprenditore informatico statunitense, conosciuto come uno degli ideatori e fondatori del social Facebook, oggi proprietario anche di Instagram, promette una rivoluzione sullo scambio di messaggi di testo.

Non si sa ancora quando sarà possibile scaricarla nei paesi EU, questo a causa delle leggi che regolamentano la privacy, infatti, l’innovativa App, è in grado risucchiare tutti i dati personali già inseriti sulle App di proprietà del gruppo e questo, secondo le normative vigenti non è possibile. Sebbene la novità incuriosisca molto i potenziali utenti, che ovviamente non vedono l’ora di provarla, i media di tutto il mondo sembrano più concentrati sul fatto che Threads potrebbe essere un degno concorrente di Twitter, proprio per la similarità del servizio; inoltre Meta ha deciso di mettere Threads sul mercato proprio nel momento più critico di Twitter, infatti Elon Musk, il miliardario patron di Tesla, da poco tempo proprietario di Twitter, da qualche giorno sta annunciando nuove regole, restrizioni e costi sull’utilizzo dell’ App, facendo così calare l’interesse e il consenso per questo canale di comunicazione.

Questa “crisi” ha aiutato molto le altre applicazioni di testo come Mastodon e Bluesky ad
emergere, facendo sperare per loro un momento di rinascita, ma il progetto di Zuckerberg ha distrutto tutte le loro speranze, annunciando in fin dei conti la morte degli altri social.
La velocità con la quale sarà possibile utilizzare Threads è uno dei fattori che aiuta l’azienda
ad attrarre clienti, inoltre darà modo ai giovani di tutto il mondo di essere uniti in gruppi per discutere su argomenti di attualità e su progetti futuri, un’idea geniale, anche considerando il fatto che la propria attività su questa nuova app influenzerà e sarà influenzata dai dati attribuiti al proprio profilo Instagram.

Il vero tassello vincente di Threads è che non risulterà interessante solo ai giovani, i maggiori utenti dei social, ma anche al pubblico più ampio, perché di fatto da la possibilità a tutti di scambiare opinioni o conversare con persone che hanno gli stessi interessi e le stesse idee, in una sorta di “conferenze” scritte.

Per quanto sia innovativo, geniale e molto utile, non è da sottovalutare la questione Privacy: da quanto risulta da alcuni studi e dichiarazioni fatti riguardo l’app, i dati degli utenti non sarebbero affatto protetti. Lo stesso Jack Dorsey, l’ex amministratore delegato di Twitter ha commentato riguardo l’avviso di raccolta dati di Threads “Tutti i tuoi thread ci appartengono”, e la risposta di Musk sarebbe stata un semplice ma spaventoso “Sì”. Sembrerebbe una vera violazione della privacy, considerando che l’app scambia
in maniera autonoma dati, informazioni e notizie personali con l’altro social, Instagram.
Ciò che ci si può domandare quindi è, sarà la novità o la sicurezza a vincere?


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