Terrorismo: un arresto e perquisizioni a Bergamo
Lo spettro del terrorismo torna ad aleggiare in Lombardia. È in corso, a Bergamo, un’operazione antiterrorismo della Polizia di Stato. L’attività d’indagine, lunga e articolata, è stata coordinata dalla Procura Distrettuale della Repubblica di Brescia, è stata condotta dalla Direzione Centrale della Polizia di Prevenzione/Ucigos e dalle Digos di Brescia e Bergamo. Un giovane è stato arrestato per attività di proselitismo sul web e sono in corso perquisizioni.
I dettagli dell’operazione verranno illustrati nel corso di una conferenza stampa che si terrà tra meno di un’ora circa in questura alla presenza del Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Brescia.
C’è il rischio che quanto sta avvenendo in Medio Oriente possa ‘risvegliare’ le cellule dormienti in Occidente? “Il terrorismo è sempre un rischio”, è stato già “alzato il livello di sicurezza per i luoghi di culto e di cultura” e “sono state prese tutte le misure”, aveva detto appena qualche giorno fa il ministro degli Esteri Antonio Tajani, parlando della situazione in Medio Oriente in collegamento con ‘4 di sera’ su Rete4.
Dalla Puglia alla Lombardia nel segno del radicalismo. Due fatti inquietanti a brevissima distanza di tempo. Alcuni manoscritti contenenti istruzioni, disegni e calcoli matematici finalizzati alla progettazione e realizzazione di un razzo sono stati trovati martedì nella stanza di un 17enne di nazionalità tunisina che è stato tratto in arresto da agenti della Digos della Questura di Taranto, al termine di un’indagine coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia (Dda) di Lecce e in coordinamento con la Procura dei minori del capoluogo jonico. L’accusa è di addestramento ad attività con finalità di terrorismo anche internazionale.
“L’ennesima dimostrazione dell’eccellenza dei nostri poliziotti. Il settore Antiterrorismo italiano è da sempre vanto e pregio di massimo livello, riconosciuta come eccellenza tra le migliori al mondo, e tale brillante indagine ne è l’ennesima riprova. Questa operazione però ci conferma l’assoluto bisogno di non abbassare la guardia e di proseguire con sempre maggior impegno nella lotta alla criminalità e al terrorismo internazionale. Nessun Paese al mondo può considerarsi a rischio zero, ed è dunque fondamentale fare squadra, e unire le relative professionalità al fine di fronteggiare compatti questa sfida globale”. Così in una nota, Felice Romano, Segretario Generale del Siulp, il sindacato maggioritario del comparto Sicurezza, Difesa e Soccorso Pubblico.
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