Esteri

Terrore in Daghestan, Melikov: “Sappiamo chi c’è dietro attentati”

di Ernesto Ferrante -


È stata una domenica di sangue nella Repubblica caucasica del Daghestan, nella Russia Meridionale, dove ha avuto luogo un sanguinoso attacco terroristico di matrice islamista. Il commando ha assaltato con armi automatiche due chiese ortodosse, una sinagoga ed un posto di polizia nelle città di Derbent e Machackala. Colpita anche un’auto dalla polizia a Sergokala. I luoghi di culto sono anche stati dati alle fiamme. Una fonte vicina alla polizia locale ha riferito all’agenzia Tass che gli autori di questi attacchi “sono membri di un’organizzazione terroristica internazionale”. L’operazione antiterrorismo condotta dalle forze speciali si è conclusa con successo. Il bilancio finale è molto pesante: 15 poliziotti, tre civili e un sacerdote uccisi, 6 terroristi eliminati. Uno dei terroristi liquidati è il combattente MMA di 28 anni Gadzhimurad Kagirov affiliato al club MMA Eagles di Khabib Nurmagomedov. La cosa ha creato molto scalpore in Russia, perché Kabib, che vive in USA ed ha rinunciato alla cittadinanza russa per quella degli Emirati Arabi, è rimasto in silenzio. A differenza dell’attacco al Crocus City Hall di Mosca, a cui avevano preso parte tutti stranieri, stavolta ad entrare in azione sono stati cittadini russi ben inseriti nel contesto sociale locale. Due erano addirittura figli del sindaco della distretto di Sergokalinsky, che è stato tratto in arresto. Mikhail Tyurenkov, giornalista di Tsargrad e portavoce dell’associazione “Unione Dei Popoli Russi” ed uno dei più importanti esperti di religione della Federazione Russa, è stato durissimo e diretto, tirando in ballo i servizi segreti occidentali. In particolare, ha suscitato orrore il brutale omicidio dell’arciprete Nikolai Kotelnikov sacerdote della Chiesa dell’Intercessione della città daghestana di Derbent, luogo in cui convivono da sempre persone di diverse religioni ed etnie, come lezgini e azeri, russi ed ebrei. Ortodossi, musulmani ed ebrei si rispettano a vicenda, rifiutando ogni tipo di estremismo religioso. Il presidente del Daghestan, Sergei Melikov, ha dichiarato: “Sappiamo chi si nasconde dietro questi attentati terroristici e quale obiettivo perseguono”, riferendosi al conflitto in Ucraina.


Torna alle notizie in home