Terremoto tra Toscana e Romagna, l’epicentro sull’Appennino
Terremoto in Toscana e Romagna, l’epicentro sull’appennino. La scossa, di magnitudo 3.8, è stata avvertita chiaramente in tutta la Regione ed è stata seguita da uno sciame sismico che ha fatto registrare, ai macchinari dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, ben otto scosse di assestamento. Che hanno interessato l’area che va dalla Toscana alla Romagna. L’epicentro della prima scossa si è registrato a Marradi, in provincia di Firenze. La terra ha tremato quando erano da poco passate le cinque del mattino, nello specifico alle 5.10. Nella stessa zona si è registrata, poco più di mezz’ora dopo (alle 5.44) un’altra scossa di magnitudo 2.6. Nel frattempo la terra ha tremato (magnitudo 2.8) fino a Forlì.
Il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, dopo essersi confrontato coi sindaci delle aree interessate dal terremoto, ha riferito sui social che “al momento non risultano situazioni di particolare criticità a seguito del terremoto con epicentro a Marradi”. La Protezione civile è al lavoro e annuncia che “sono in corso le verifiche su eventuali danni da parte della Sala Situazione Italia del Dipartimento della Protezione civile in contatto con le strutture locali del Servizio nazionale della protezione civile”.
Ma la paura è stata, e continua a essere, molta. I cittadini si sono riversati in strada e sono state decine e decine le chiamate d’aiuto giunte alla centrale operativa dei vigili del fuoco. Per il momento, per fortuna, non sono stati segnalati danni di sorta. Tranne l’apertura di qualche crepa sul volto di diversi edifici. Nel frattempo, i sindaci toscani hanno iniziato a disporre la chiusura, per la giornata di oggi, delle scuole mentre, in diversi tratti dell’appennino toscano-romagnolo è stata sospesa la circolazione ferroviaria in via precauzionale.
Torna alle notizie in home