Esteri

Il terremoto devasta il Tibet: 120 morti e centinaia di feriti

di Giovanni Vasso -


Aggiornamento ore 15.30 Secondo i bilanci del terremoto da parte delle autorità del Tibet, il conto dei morti è salito a oltre 120, i feriti sarebbero invece centinaia Particolarmente colpite le città di Changsuo, di Quluo e di Cuoguo.

Il terremoto devasta il Tibet. Un sisma della magnitudo di 6.8 gradi sulla scala Richter ha devastato il Sud-Ovest della Cina. L’epicentro sarebbe nella regione di Dingri, a dieci chilometri di profondità in una zona che ricade nel territorio della città capoluogo di Xigaze. Secondo l’agenzia americana dell’Us Geological Survey, la magnitudo sarebbe da aggiornare a 7.1 gradi. Il bilancio sarebbe già grave: più di cinquanta i morti, per il momento le autorità ne avrebbero “contati” 53, e oltre 60 feriti. Ma si tratta di numeri in divenire. Soccorritori e istituzioni sono al lavoro per prestare i soccorsi alla popolazione dell’area a ridosso della catena montuosa dell’Himalaya e in particolare della vetta dell’Everest. A complicare il quadro degli aiuti, oltre ai danni del terremoto che si è abbattuto su questa zona del Tibet, ci sono anche l’accessibilità alle aree montane e la temperatura, sotto lo zero. Le prime immagini dai luoghi devastati dal sisma sono state diffuse dalla rete televisiva cinese di Cctv. Si vedono case crollate, detriti e pietre sparse ovunque. La conta dei danni, non solo in termini di vite umane, si preannuncia salatissima.

La scossa sarebbe stata avvertita non solo nell’area tibetana ma anche nella vicina Kathmandu, capitale del Nepal e nello Stato del Bihar, nel nord dell’India. Il leader cinese Xi Jingpin ha inviato sul posto il vicepremier Zhang Guoqing a cui ha affidato la delega governativa ai soccorsi. Xi ha rivolto un messaggio al Tibet in cui ha affermato la volontà di riportare, al più presto possibile, le famiglie nelle case colpite dal terremoto e ha promesso aiuti tempestivi e sostegno alla popolazione locale.


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