Termosinistra
ELLY SCHLEIN SEGRETARIA PD
Il termovalorizzatore, al momento, brucia solo la sinistra. Nel giorno di Elly, quando la segretaria del Pd torna dalle ferie e si presenta ai giornalisti (oggi alle 14,30 si terrà la tanto attesa conferenza stampa al Nazareno), si accende il dibattito sulla solita questione: l’inceneritore di Roma. A gettare acqua sul fuoco è il capo del Movimento Giuseppe Conte che, probabilmente, intende utilizzare quello che ormai è diventato un suo cavallo di battaglia per indebolire chi vuole rubargli la leadership del campo progressista. “Gualtieri – dichiara l’ex premier – non è il Pd”. Tutti sanno, però, che tra i corridoi del Nazareno esistono diverse scuole di pensiero sull’opera voluta dal sindaco della città eterna. C’è chi è favorevole all’investimento, come nel caso di Stefano Bonaccini, che in un’intervista a “Repubblica” difende la scelta del Campidoglio e chi invece è fortemente contrario. Stiamo parlando degli ambientalisti, tipo Jasmine Cristallo, che hanno sostenuto Schlein alle primarie. Ecco perché l’ordine del giorno, presentato dal M5S insieme a Verdi e Sinistra Italiana, altre vittime illustri del protagonismo della nuova segreteria, rompe le uova nel paniere a chi si stava godendo gli ultimi giorni di luna di miele. A confermarlo l’ira del capogruppo al Senato Francesco Boccia, che esorta gli avversari “a fare opposizione a Meloni e non alle altre minoranze. Troviamo inaccettabile aprire una discussione su un odg che non c’entra nulla col provvedimento di cui si sta discutendo. Questa è una cosa che di solito la fa, in maniera ostruzionistica, un partito che vuole metterne in difficoltà un altro”. Il dirigente, come tutti i compagni di mozione, in silenzio da circa un mese, invece, non si sbilancia sulla posizione dell’esecutivo che ha preso il posto di Letta sui rifiuti nella capitale.
Una cosa è certa, l’argomento, sollevato da Conte, Fratoianni e Bonelli, rafforza sia la minoranza interna al Pd, spaccatasi dopo il congresso e ora riunita (basta vedere le parole all’insegna della riappacificazione di Orfini apparse sul quotidiano “Il Giorno”) che gli oppositori a un centrosinistra guidato dai dem. Questi ultimi se non vogliono essere travolti dall’effetto novità Elly devono trovare subito le contromisure e rendere impervio il cammino a chi, essendo a solo otto punti da FdI, si candida a diventare l’anti-Meloni. Detto ciò, il ritorno della diatriba sull’inceneritore potrebbe essere anche l’occasione per riproporre strane alleanze, che possono realizzarsi solo su grandi temi.
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