Agosto per il riscatto, il tennis azzurro alla prova dei fatti
di RAPHAEL D’ABDON
Archiviato Wimbledon si può scrutare il cammino dei top players italiani con occhi non offuscati dal polverone sollevato per la semifinale miracolata di Sinner e per la resurrezione effimera di Berrettini. Agosto è mese di bilanci e rese dei conti, nel quale si tirano le somme sulla prima parte della stagione e ci si gioca tutto (o quasi) in vista delle ATP Finals, che anche quest’anno si disputeranno a Torino. I punti in palio sono moltissimi, con i Masters 1000 di Toronto e Cincinnati e gli US Open, ultimo dei quattro slam: è qui che si decidono spesso le sorti dell’annata di un giocatore. Questo vale anche e soprattutto per le nostre punte di diamante Sinner, Musetti e Berrettini i quali, seppur in modi differenti, hanno tutti toppato la prima parte della stagione.
Nel complesso hanno incamerato soltanto uno scialbo 250 (Sinner a febbraio a Montpellier): un buco nell’acqua, viste le aspettative che li accompagnano – Sinner in primis – in ogni competizione. In questa fase cruciale è lecito aspettarsi un’impennata del loro livello di gioco? Saranno capaci di rimpinguare questo scarno bottino oppure continuerà il periodo di vacche magre? La sfuriata di Wimbledon non offre garanzie sulla tenuta di Berrettini, mentre Sinner e Musetti non hanno fatto il salto di qualità tecnico-tattico che ci si aspettava da loro e continuano a rimanere un enigma. A Toronto, Cincinnati e New York ci saranno i due re del tennis Djokovic e Alcaraz e il vicerè Medvedev, mentre il serbo diserterà l’appuntamento canadese; a loro si aggiungerà una nutrita schiera di giocatori a caccia di un grande titolo, di rivincite e di punti preziosi.
In pole position in questa corsa all’oro ci sono Rublev, Rune, Ruud, Tsitsipas e Sinner e dietro di loro un manipolo di outsider composto dal canadese Auger-Aliassime e dagli statunitensi Fritz, Tiafoe e Paul, quattro top 15 spompati, ma che potrebbero gasarsi davanti al pubblico di casa. A questo gruppone di gregari di lusso appartengono anche Hurkacz, Norrie, Coric e Khachanov, mentre Musetti e Berrettini non sembrano al momento in grado di poter tentare il colpaccio. Infine, sorprese potrebbero arrivare da giocatori che a sprazzi hanno espresso un ottimo tennis come Korda, Bublik o Eubanks. La strada è in salita per i nostri portacolori, ma in queste tappe agostane del circuito ci si gioca il tutto per tutto: riuscirà uno di loro a partire in volata, prendere d’infilata i grandi e tagliare finalmente il traguardo da vincitore?
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