Telefono nemico, il governo va alla guerra coi call center
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Governo vs call center. La lunga guerra del telefono continua. Da una parte i call center, furbi, agguerriti, pronti a tutto. Dall’altra la triplice alleanza: il governo che, constatato il fallimento del Registro delle opposizioni, si allea con Agcom e Garante della Privacy per tentare una nuova offensiva al telemarketing aggressivo e, in troppi casi, illegali. Il ministro alle imprese e Made In Italy, Adolfo Urso, ha incontrato nei giorni scorsi il garante della Privacy Pasquale Stanzione. Un incontro che i consumatori attendevano da tempo. Urso ha spiegato: “Con il presidente Stanzione abbiamo concordato sulla necessità di realizzare nuove e più incisive iniziative per tutelare i consumatori, colpendo irregolarità e comportamenti non più tollerabili. La collaborazione con il Garante della Privacy insieme a quella con Agcom è particolarmente significativa e si potrà sviluppare attraverso un lavoro comune che dovrà portare a un nuovo e più stringente quadro normativo per contrastare comportamenti illeciti e violazioni della privacy dei cittadini”. Stanzione ha aggiunto: “L’incontro con il Ministro delle imprese rappresenta un primo, utile passo per coordinare, il più possibile, le iniziative del Governo e quelle del Garante, all’interno di una strategia integrata per il contrasto del telemarketing illegale. L’autorità ha avuto modo, in particolare, di illustrare le attività compiute evidenziando, anche, le difficoltà determinate nell’azione di contrasto dal fenomeno dello spoofing (camuffamento del numero chiamante), che impedisce l’identificazione del reale autore della telefonata e dal massiccio ricorso a liste non consensate per rastrellare possibili adesioni a nuovi contratti”. Insomma, fatta la legge (Registro delle Opposizioni), trovato l’inganno (spoofing). Prima di Stanzione, Urso aveva avuto un incontro con Giacomo Lasorella, presidente dell’Agcom. Con quale ha “convenuto sulla necessità di intervenire rapidamente per mettere fine a comportamenti illeciti, esplorando insieme nuove soluzioni per eliminare questo tipo di violazioni, applicando le norme che già esistono e le sanzioni previste per colpire chi viola le regole con comportamenti inaccettabili a danno dei consumatori, ma anche delineando ulteriori e più efficaci interventi”. La triplice alleanza contro i call center fa sorridere i consumatori che, adesso, chiedono di essere ricevuti dalle istituzioni. Adoc, Acu, Adiconsum, Adusbef, Assoutenti, Cittadinanzattiva, Codacons, Codici, Confconsumatori, Ctcu, Federconsumatori, Lega Consumatori, Mdc, Movimento consumatori, Udicon e Unc, in una nota, spiegano: “Il ministro ha chiesto correttamente di rafforzare le tutele dei consumatori in materia di telemarketing. Su questo tema, da tempo le associazioni dei consumatori sono impegnate per intensificare gli strumenti volti a ridurre i disagi dei consumatori e, a tal proposito, attraverso il recente progetto sul Registro pubblico delle opposizioni, promosso dal Mimit, si stanno cercando di individuare e superare i limiti di questo strumento per renderlo più efficace”. Governo contro call center. La guerra è servita.
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