È di almeno 25 morti il bilancio di nuovi raid israeliani su Rafah e Khan Younis. Altre quattro persone hanno perso la vita nel bombardamento del campo profughi di Bureij. Dal 7 ottobre sono oltre 24.100 le vittime palestinesi delle operazioni militari dello Stato ebraico. Teheran invia un messaggio “esplosivo” a Tel Aviv. Missili balistici dell’Iran hanno distrutto il “quartier generale del Mossad” a Erbil, nel Kurdistan iracheno. Almeno quattro civili sono rimasti uccisi, mentre sei sono i feriti. “Missili balistici sono stati usati per distruggere i centri di spionaggio e di raduno dei gruppi terroristici anti-iraniani nella regione”, hanno dichiarato i Pasdaran in un comunicato, citando il Mossad. L’azione è stata descritta come “una risposta ai recenti atti malvagi del regime sionista nel martirizzare i comandanti dell’Igrc e della resistenza”.
“Assicuriamo alla nostra nazione che le operazioni offensive dei Guardiani continueranno fino a vendicare le ultime gocce di sangue dei martiri”, prosegue la nota. Per il Consiglio di Sicurezza della regione curda si tratta di una “palese violazione che compromette la sovranità della regione del Kurdistan e dell’Iraq”. Alla lista dei deceduti si è aggiunto anche il nome del magnate curdo Peshraw Dizayee, capo della holding Empire and Falcon Group, “legato al Mossad”. L’Iraq ha richiamato per consultazioni il suo ambasciatore nella capitale della Repubblica islamica dell’Iran, Nasir Abdel-Mohsen, in segno di protesta per l’accaduto. Lo ha reso noto il ministero degli Esteri di Baghdad, che ha anche convocato l’incaricato d’affari iraniano nella capitale irachena, Abu Al-Fadl Azizi, a cui è stata consegnata una nota di protesta ufficiale.
“Siamo preoccupati per un’escalation del conflitto del Mar Rosso perché può portare un’escalation ovunque ed è quella maggiormente pericolosa siccome ha effetti sul commercio internazionale”, ha sostenuto il primo ministro e capo della diplomazia del Qatar Sheikh Mohammed bin Abdulrahman Al-Thani, intervenendo al World Economic Forum di Davos. “I raid aerei condotti da Stati Uniti e Gran Bretagna non riusciranno a contenere gli Houthi”, ha spiegato al-Thani, sottolineando la necessità di porre in essere “sforzi diplomatici”. Una nave mercantile di proprietà greca è stata centrata da un missile al largo dello Yemen. Lo ha riferito la società britannica di sicurezza marittima Ambrey.