Il Tar Liguria gela i balneari: “Non vale la sospensione al 2027”
Tar Liguria ed è subito polemica. Manco il tempo di accogliere, con soddisfazione, la decisione del Parlamento di sospendere fino al 30 settembre il requisito della maggiore età per i bagnini che per gli stabilimenti balneari arriva la mazzata. Il fatto è questo: i balneari di Zoaglio, comune in provincia di Genova, avevano impugnato la decisione della giunta comunale locale che avrebbe voluto mettere a gara, in ossequio alla direttiva Bolkenstein, le concessioni marittime e demaniali. Nel loro ricorso, i balneari facevano riferimento a un “accordo tra lo Stato italiano e la Commissione europea, secondo cui le amministrazioni avrebbero l’obbligo di prorogare le concessioni balneari sino al settembre 2027”. Ma al Tar della Liguria questa spiegazione non è bastata e, anzi, ha rigettato il ricorso. La proroga fino al 2027, per i giudici amministrativi liguri, non è valida. La questione, per la sua valenza, dalla Liguria è subito esplosa a livello nazionale, perché ha riportato d’attualità la vicenda spiagge. Con i balneari pronti a fare le barricate. Maurizio Rustignoli, presidente di Fiba Confesercenti, ha tuonato: “Ancora una volta si tira la palla in tribuna in un modo assolutamente non equilibrato. Qui non è accettabile che continuamente ci siano interventi da parte dei giudici che creano ulteriore confusione in una situazione già caotica”. “Noi riteniamo che il 2027 – ha concluso Rustignoli – abbia piena valenza, perché ovviamente è un accordo fatto con la Commissione europea che si rende conto di che cosa vuol dire applicare questa direttiva, ma io aggiungo ancora di più”.
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