Cultura & Spettacolo

Susanna Messaggio: “Quella sana tv che non c’è più e quella che vorrei”

di Redazione -


 

di FRANCESCO URRU
Icona e beniamina degli anni 80, principessa della tv commerciale, per un tecnicismo ha scelto di abbandonare in parte la tv dedicandosi agli studi sulla salute e alla medicina. Ora insegna, comunica, fa star bene gli altri, e la tv la vorrebbe più ironicamente istruttiva.
Tu con Mike vi siete definiti “la coppia perfetta”, cosa avevate di particolare?
Mike tante volte andava a braccio, e si divertiva nel cercare di metterti simpaticamente in difficoltà. Lui “mi alzava le battute” e io “gliele schiacciavo”: mi viene in mente la domanda che mi fece una volta: “Susanna, tu che studi scienze, come si chiama il maschio della gazza?” Normalmente uno ci pensa e spiazzato pensando di mettere una “o” ma davanti alle telecamere… mi adorava e sapeva di non riuscire mai a mettermi in imbarazzo.
Hai abbandonato la carriera televisiva per un motivo specifico?
Io sono diventata docente universitario, mi occupo di salute, benessere, farmaceutica e arte, per i giovani faccio i master post-laurea; il 7 giugno all’Università Bocconi presentiamo le nuove Facoltà, faremo la presentazione dell’Unimir, una nuova Università dedicata al rafforzamento, visto che ora il corso universitario dura 3 anni. Inoltre, lavoro in Ams (Associazione medici specializzandi, ndr) dove insegno facendo i master. Da sempre mi occupo di ufficio stampa e pubbliche relazioni, televisivi o meno, dedico il mio tempo ai medici ed ai farmacisti, perché la salute è la prima cosa: la mia parola d’ordine è epigenetica: sana alimentazione, forte movimento e buoni rapporti con i colleghi, anche giornalisti. Per cui, no, non ho mai lasciato la comunicazione e la tv, vado avanti e indietro, scrivo di programmi seguendo le mie passioni e studi; per dirti, sono stata appena ospite di Verissimo dalla meravigliosa Silvia Toffanin, che conosco da tanti anni da quando era innamorata di Piersilvio (Berlusconi, ndr), ai tempi di Passaparola: l’ho trovata una donna molto capace e attenta. Sono spesso ospite in programmi come esperta di salute e benessere e partecipo ad eventi: sono appena tornata da Cosmofarma, la fiera dedicata al farma, ai medici, alla volontà di imparare di più, soprattutto in un momento come questo pandemico che ci ha sconvolto e cambiato la vita. Poi io ho una predilezione per i farmaci vegetali, per quello che fa bene alla sostenibilità del pianeta, alla natura, alle persone e agli animali.
Quindi nonostante la tua formazione sei riuscita con tenacia a mantenere medicina e comunicazione insieme…
Ho mantenuto due binari paralleli, ed a ragion veduta. Ho sempre pensato che il mondo dello spettacolo non duri per sempre, salvo rari casi in cui certe persone sono state brave a resistere. Il necessario cambiamento per me è coinciso con l’arrivo della diretta. Lavoravo come ricercatrice, non ce la facevo a fare due cose insieme: quando ero con Mike, registravamo anche 20 puntate al giorno, io così studiavo in Università e lui faceva le sue cose. Con la diretta ho dovuto fare una scelta. Per ovvie ragioni ho scelto la mia vita costruita con passione e fatica sui miei studi, per decidere di aprire una società di comunicazione. Chi pensa che io non lavori nella comunicazione, nella salute o in tv nel ramo salute e benessere sbaglia: faccio docenza, lavoro nella mia società di comunicazione e mi occupo a 360 gradi in tutte le zone d’Italia, scrivendo di benessere, facendo da supporto come agenzia, scrivendo di salute e argomenti che possono far star meglio le persone.
Mi racconteresti un episodio che nessuno sa che riguarda te e Mike?
Ero la sua confidente, mi parlava spesso dei suoi meravigliosi figli. Pensa che spesso mi diceva che avrebbe voluto una figlia: “Susanna non so come fare, la mia Danielina (la moglie, ndr) non mi vuole fare la femmina”, e me lo diceva anche ad un’età avanzata (ride). Gli rispondevo “non ti preoccupare, la vita ha sempre un suo destino”, infatti ha avuto delle nipotine ed era entusiasta. Una volta ha chiamato preoccupato per il suo Leolino, era il suo giorno del suo diciottesimo compleanno: “sono a Piccadilly Circus, è andato a fare la festa, stanno facendo casino, sono Mike Bongiorno, non posso trovarmi in queste situazioni”; io lo tranquillizzavo facendogli capire che era la festa della maggiore età, doveva essere meno apprensivo e doveva farlo divertire; diciamo che gli facevo un po’ da psicologa di alcune situazioni.
Come percepisci questa modalità di fare televisione di questi tempi?
Non si capisce bene. La gente ha bisogno sì di leggerezza, però anche nell’informazione bisognerebbe riuscire a dare e trasmettere qualcosa in più. Certamente sarebbero da rivedere i palinsesti per cercare di approfondire certi temi; almeno i programmi del mattino cercano di essere più giornalistici. Personalmente mi piace molto “Amici” della de Filippi perché dà spazio ai giovani di crescere e studiare, la trasmissione la seguo volentieri e lei è bravissima per tante ragioni, è molto intelligente, si può dire che comandi il mondo della televisione. Il programma come il suo aiuta le persone a crescere professionalmente.
Tu vorresti tornare in tv facendo un prodotto nuovo o rifare qualcosa del passato?
Mi piacerebbe sicuramente essere l’assistente di Luciano Onder, proprio per quello che ho studiato, intervistando medici e dottori, anche perché lui ha una simpatica certa età e sarebbe bene anche fare delle domande su benessere e salute in certi telegiornali descritte in una certa maniera, e poi sicuramente ci si può divertire raccontando con un filo di ironia trattando dei temi che coinvolgano i giovani e li avvicinino, come l’Intelligenza Artificiale.
L’ultima volta che hai sentito Mike?
Il giorno della sua scomparsa, al mattino, era a Montecarlo. Mi disse: “Susanna ho tanti meravigliosi pensieri per fare delle cose importanti, insieme io e te, andremo in alto, faremo le scale più in alto del mondo, avremo successo, ho in testa un’idea meravigliosa, un’idea che mi porta verso il cielo”. A sera è mancato. Mi viene anche in mente la frase che mi disse Sandra Mondaini, dopo la scomparsa di Raimondo: “ io in questa parte del mondo non mi sento a posto, preferisco andare a giocare a carte con lui”. So che sto dicendo una cosa poco scientifica, però è come se loro, i miei angeli, mi lasciassero dei segni, sono delle sensazioni che ho dentro di me.

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