Super Bowl: Gli Eagles dominano, Trump in tribuna. È la prima volta per un presidente
Una notte memorabile al Caesars Superdome di New Orleans, dove i Philadelphial Eagles hanno travolto i Kansas City Chiefs con un netto 40-22, spegnendo il sogno di Patrick Mahomes di conquistare il suo quarto titolo, nonché il terzo consecutivo. Un’impresa mai riuscita prima a un giocatore sotto i 30 anni, che questa volta si è dovuto arrendere alla superiorità degli avversari.
A rendere ancora più storica la serata, la presenza sugli spalti di Donald Trump, primo presidente degli Stati Uniti in carica ad assistere alla finale del campionato NFL. Grande tifoso dei Chiefs, Trump ha sostenuto Mahomes e compagni, ma ha lasciato lo stadio prima del fischio finale, deluso dalla sconfitta. Accanto a lui, diverse personalità politiche di spicco, tra cui lo speaker della Camera Mike Johnson, il senatore John Barrasso e alcuni membri della sua famiglia, come Ivanka Trump e il figlio Eric.
Gli Eagles, invece, hanno ricevuto il sostegno di Jill Biden, ex First Lady e grande appassionata di football, che ha seguito il match in compagnia del nipote Hunter. La sua presenza a New Orleans è avvenuta in un contesto di massima sicurezza, complice anche le tensioni dopo l’attentato di Capodanno a Bourbon Street.
Non sono mancate le grandi star sugli spalti. Tra i nomi più noti, Tim Cook, CEO di Apple, e Rupert Murdoch, proprietario della Fox, che ha trasmesso l’evento. Grande attesa anche per Taylor Swift, fidanzata della stella dei Chiefs Travis Kelce, che ha però vissuto una serata amara tra la sconfitta della sua squadra e i fischi ricevuti da parte del pubblico, chiaramente schierato con gli Eagles.
Lo spettacolo dell’Halftime Show ha visto protagonista il rapper Kendrick Lamar, che ha incendiato il palco con un’esibizione carica di energia e riferimenti taglienti. Al suo fianco, la cantante SZA e la leggenda del tennis Serena Williams, entrambi originari di Compton, come Lamar. Non sono mancate le provocazioni, con il rapper che ha lanciato sottili frecciate al collega Drake, alimentando la loro accesa rivalità.
A completare il quadro musicale, una versione jazz dell’inno nazionale eseguita da Jon Batiste, premiato con Oscar e Grammy, e l’interpretazione di Lift Every Voice and Sing da parte della cantante Ledisi, in omaggio alla cultura afroamericana.
Una notte ricca di emozioni, colpi di scena e storia, che conferma ancora una volta il Super Bowl come l’evento sportivo e mediatico più seguito negli Stati Uniti.
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