Economia

Elkann cerca il successore di Tavares a Stellantis

di Cristiana Flaminio -

John Elkann, presidente Stellantis


La notizia ha fatto il giro del mondo in pochissimi clic: Stellantis, delusa dai dati provenienti dal mercato Usa, starebbe (già) pensando al successore del Ceo Carlos Tavares. Che, a furia di tagliare (anche in America e non soltanto in Italia) rischia ora di essere tagliato fuori lui. Tavares s’è insediato nel 2021 e il suo mandato scadrà nel 2026. Ma John Elkann, presidente Stellantis, è sobbalzato dalla sedia quando gli hanno presentato i numeri americani: gli ordini sono crollati del 18%. Una disfatta. Epocale. Proprio lì dove gli italofrancesi avevano puntato tutto. E da dove continuano ad arrivare cattivissime notizie dopo la reazione, piccatissima, degli azionisti americani delusi e arrabbiati per il flop degli utili dimezzati a 5,6 miliardi dopo che, nel 2023, s’era registrato il record da 10,3 miliardi. Bisogna cambiare rotta. Ma coloro che sono avvezzi a gettare acqua sul fuoco invitano alla prudenza. È pur vero che quando la squadra zoppica il primo a pagare è l’allenatore ma la volontà degli azionisti e soprattutto degli Elkann non sarebbe quella di esonerare Tavares bensì di lavorare, già da subito, per tentare di trovare un degno successore. Cose che accadono, coi tempi che servono, nel mondo dorato dei manager. Sarà, ma è la sincronicità con la quale le due notizie si sono sovrapposte, volando – via web – da una parte all’altra dell’oceano Atlantico a far riflettere. Tavares, negli Stati Uniti, è diventato il bersaglio di una polemica feroce, da Chrysler alle fabbriche.


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