Economia

Il giudice taglia lo stipendio a Musk che insorge: “Decidono gli azionisti”

di Cristiana Flaminio -


C’è un giudice nel Delaware che ha tagliato lo stipendio a Elon Musk. Per dirla meglio, i magistrati dello Stato Usa hanno bocciato il “salario” (tra molte virgolette) che il board di Tesla ha riconosciuto al fondatore quando la capitalizzazione dell’azienda vola verso l’infinito e oltre con la prospettiva, seria eppure fantascientifica nelle dimensioni, di superare in scioltezza i mille miliardi di dollari. Lo stipendio di Musk è roba mostruosa, vale quasi mezzo Pnrr: 56 miliardi di dollari. Ma c’è di più. Il giudice, anzi la giudice in Delaware, Kathaleen St Jude McCormick, nella ponderosa sentenza da 103 pagine dattiloscritte ha disposto pure che Tesla riconosca agli azionisti che avevano trascinato Elon in tribunale qualcosa come 345 milioni di dollari. In realtà, la giudice ha scontentato pure loro che le avevano chiesto 5,6 miliardi di dollari, pari al 10% del “premio” riconosciuto a Musk. “Una richiesta audace per una compensazione eccessiva”, ha messo nero su bianco il giudice. La somma potrà essere liquidata dai querelanti in azioni Tesla o cash. Ma a Elon Musk la sentenza non piace per niente. E su X il tycoon attacca i magistrati: “Sono gli azionisti che decidono, non i giudici. Un giudice del Delaware ha appena annullato la volontà della maggioranza assoluta degli azionisti che possiedono Tesla e che hanno votato due volte per pagare Elon Musk quanto vale. La decisione della corte è sbagliata e faremo appello”. La vicenda risale al 2018. E con ogni probabilità è destinata a non esaurirsi qui e potrebbe, adesso, pesare anche sui casi politici interni


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