Sri Lanka, deputato suicida
Sale la tensione, esteso il coprifuoco, il presidente in fuga
Un deputato si è suicidato dopo aver ucciso a colpi di pistola un manifestante, coinvolgendo nel suo gesto anche la guardia del corpo, per non finire nelle mani dei rivoltosi. Il presidente dell’assemblea legislativa di Imaduwa, Sarath Kumara, è morto per attacco cardiaco in seguito a un assalto alla sua abitazione. Otto i morti confermati, 250 feriti, salite a un centinaio le vetture incendiate e altrettante le case danneggiate.
Resta estremamente tesa la situazione in Sri Lanka dopo le violenze dei giorni scorsi, si aggrava ulteriormente il bilancio degli scontri e si inasprisce la reazione del governo, che ha prorogato il coprifuoco a Colombo, estendendolo a tutto il territorio nazionale.
Oggi le autorità hanno ulteriormente rafforzato lo schieramento di militari e mezzi corazzati a Colombo, le forze dell’ordine sparano a tutti coloro che saccheggiano la proprietà pubblica o causano lesioni personali: video pubblicati sui social media mostrano colonne di mezzi militari in movimento anche fuori della città e soldati intenti ad erigere posti di blocco in diverse aree del Paese.
L’ulteriore stretta imposta dalla presidenza di Gotabaya Rajapaksa arriva all’indomani delle dimissioni del primo ministro, il fratello Mahinda, fuggito oggi con la famiglia dalla sua residenza ufficiale di Colombo e rifugiatosi nella base navale di Trincomalee, nel nord-est del Paese, all’esterno della quale si sono radunati numerosi contestatori.
Intanto non si placano le proteste di fronte alla sede del Parlamento nazionale, almeno 12 gli arresti. I manifestanti si erano riuniti lungo la Jayanthipura Road, nei pressi della sede del Parlamento.
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