Attualità

Spese pazze alla Sma Campania, anche per Amazon e streaming

di Angelo Vitale -


Spese pazze per circa 6 milioni di euro alla Sma Campania, un buco da 5,7 milioni nelle casse della società in house della Regione Campania anche per acquisti su Amazon e streaming musicali svolti di notte. La Procura della Corte dei Conti ha notificato 9 inviti a dedurre dopo le indagini svolte dalla Guardia di Finanza che ha approfondito gli accertamenti anche su avanzamenti di carriera e aumenti di stipendio.

negli uffici della Sma si era arrivati a stipulare abbonamenti mensili a servizi streaming e a ordinare acquisti su Amazon. Tutto a spese dell’ente che avrebbe dovjuto occuparsi di ambiente, prevenzione incendi e depurazione. La Procura regionale della Campania della Corte dei Conti ha contestato uno spreco di oltre 5,7 milioni di euro e, al termine delle indagini contabili svolte sugli atti dal 2012 al 2022, ha incaricato il Nucleo di polizia economico-finanziaria della Guardia di Finanza di Napoli di notificare nove inviti a dedurre ad amministratori, dirigenti e dipendenti della società.

Destinatari delle contestazioni l’ex presidente del Cda Giuseppe Cammarota, gli ex amministratori unici Ciro De Leo, Raffaele Scognamiglio e Giuseppe Esposito, l’ex consigliere delegato Lorenzo Di Domenico, l’ex dirigente Cosimo Silvestro, l’ex financial manager Roberto Iavarone, l’addetto alla contabilità e bilancio Ernesto Tartaglione e il responsabile dell’impianto di depurazione di Napoli est Luigi Riccardi.

Le indagini hanno segnalato un sistematico sperpero di fondi pubblici nella gestione della società, rilevando pagamenti a mezzo cassa ritenuti non legittimi, l’utilizzo fraudolento delle carte ricaricabili istituite per acquisti urgenti non eccedenti la somma di 1.000 euro. Alcuni pagamenti sono risultati effettuati per chiare finalità personali, come abbonamenti mensili a servizi di streaming musicale in orari decisamente inconsueti per il normale svolgimento dell’attività amministrativa, anche alle ore 2 di notte.

Ma è emerso pure che la società si è approvvigionata dei servizi di autonoleggio e dei servizi di telefonia mobile tramite affidamenti diretti, senza alcuna procedura di gara ad evidenza pubblica o adesione alla convenzione Consip, in violazione delle disposizioni normative in materia di appalti pubblici, sostenendo peraltro spese maggiori.

Dentro la Sma Campania si decidevano pure progressioni di carriera del personale impiegato presso le strutture territoriali e presso i depuratori, in violazione della disciplina sul reclutamento del personale e sugli avanzamenti di carriera nella Pubblica Amministrazione. Progressioni operate, nella maggior parte dei casi, con verbali di conciliazione, senza attivare alcuna procedura selettiva o comparativa o meccanismi di selezione dei dipendenti meritevoli.

E venivano pure, in questo turbine di spese pazze, erogati straordinari definiti “superminimi”, veri e propri aumenti di stipendio, in mancanza di disposizioni interne e senza motivazioni.


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