Spagna approva legge sull’amnistia per gli indipendentisti catalani
Oggi la Spagna ha approvato in via definitiva la legge sull’amnistia agli indipendentisti catalani. In un clima politico acceso, il premier spagnolo Pedro Sanchez ha annunciato con determinazione l’approvazione definitiva dell’amnistia per gli implicati nel processo secessionista del 2017.
“In politica, come nella vita, il perdono è più potente del rancore”, ha dichiarato Sanchez, sottolineando come questa mossa rappresenti un passo verso una Spagna “più prospera e più unita”. Per il premier, l’amnistia non solo chiude un capitolo turbolento della storia recente, ma apre la strada alla convivenza e alla riconciliazione.
Una decisione che ha ovviamente polarizzato l’opinione pubblica e la classe politica. Il leader del Partito Popolare (PP), Alberto Nunez Feijoo, l’ha definito “non un buon giorno per la democrazia”, lamentando che “oggi politici graziano politici”. Santiago Abascal, leader del partito di estrema destra Vox, ha denunciato l’amnistia come “il peggiore atto di corruzione politica che abbiamo visto finora”. Abascal ha accusato il governo di Pedro Sanchez di utilizzare l’amnistia per mantenere il potere, insinuando che il premier potrebbe proteggere se stesso e i suoi collaboratori.
Il portavoce del partito indipendentista basco EH-Bildu, Jon Inarritu, ha accolto con grande entusiasmo la notizia. Inarritu ha definito la legge “eccezionale, di grande importanza”; una legge che che pone rimedio a una “grande ingiustizia provocata da una repressione eccessiva”.
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