Soluzione lampo per l’omicidio di Valbrembo: due giovani hanno confessato
Luciano Muttoni aveva 57 anni ed era stato ritrovato senza vita ieri, domenica, con ferite alla testa nel suo appartamento di Valbrembo, in provincia di Bergamo, da una donna che lo assisteva in considerazione delle sue condizioni di salute precarie. Già nella giornata di ieri le prime piste degli investigatori fino al fermo di un venticinquenne di Bergamo già noto alle forze dell’ordine e di un ventiquattrenne di origini polacche residente in provincia di Monza e Brianza.
Il primo fermato ha reso “spontanee dichiarazioni ammettendo le proprie responsabilità e fornendo anche indicazioni utili al ritrovamento del proprio giubbotto macchiato di sangue, di alcuni documenti sottratti alla vittima e dell’arma del delitto, una pistola scacciacani con cui ha colpito più volte la vittima al capo, oltre ad averla percossa con pugni e calci alla testa, causandole gravi ferite a seguito delle quali la vittima è deceduta” spiegano i carabinieri di Bergamo.
Il secondo fermato è stato prelevato questa mattina in una comunità terapeutica in provincia di Monza Brianza dove svolgeva attività di aiuto educatore, ed ha reso anche lui spontanee dichiarazioni ai militari, “concordanti” con quelle del presunto complice. I due, hanno appreso gli investigatori dalle loro dichiarazioni, hanno agito per rapina e la vittima ha pagato con la vita il suo tentativo di reazione.
I due giovani, dopo essersi allontanati dalla scena del crimine di Valbrembo con l’auto della vittima – alla quale avevano anche sottratto il telefono, alcune carte di credito e pochi contanti – si sono disfatti di parte degli oggetti rubati e dell’arma gettandoli nei campi e nei boschi tra i comuni di Valbrembo e Solza. Una mossa che li ha traditi.
In più, la fortuna degli investigatori per l’immediato collegamento della vicenda con un controllo svolto dai carabinieri di Monza proprio quella sera sulla vettura della vittima, fermata con quattro persone a bordo denunciate per ricettazione, e sequestrata. Testimonianze e immagini video hanno inchiodato il guidatore, uno dei due giovani poi fermati. Raggiunto a Monza dai carabinieri del Nucleo investigativo di Bergamo per essere sentito quale persona informata sui fatti il giovane ha reso “spontanee dichiarazioni” confessando l’omicidio e ammettendo il delitto compiuto in compagnia del suo complice.
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