Attualità

Solo per la maglia: il grande business della Serie A

di Giovanni Vasso -


Solo per la maglia. Quella squadra del cuore, chiaramente. Un business facile, pulito e di sicuro successo per le società di calcio, specialmente quelle italiane, affamate di introiti e smaniose di ampliare i loro ricavi.
Lo “scudetto” della maglia più costosa lo vince l’Inter. Il club nerazzurro ha rinnovato, per altri otto anni, il rapporto con Nike. E aumenta i prezzi di listino: la nuova maglia costa 149,99 euro. Dieci euro in più rispetto a un anno fa. Non perde neanche tempo il Milan. Che, dopo aver presentato la nuova maglia by Puma, la mette in vendita a 140 euro. Con la possibilità di personalizzarla, a patto di sborsare una spesa aggiuntiva tra i 15 e i 18 euro. Prezzi da Champions per il Napoli: la nuova casacca con lo scudetto, firmata Armani, si porta a casa al prezzo di 130 euro. La nuova maglia della Juventus costa 100 euro. Tanto quanto quella della Roma. Entrambe vestono Adidas. Con Lotito, invece, il risparmio è garantito: la nuova casacca della Lazio, griffata dalla giapponese Mizuno, costa 98 euro.
La Fiorentina veste Kappa: ha presentato la sua nuova divisa. La maglia ufficiale viene via a 99 euro. Così come quella dello Spezia. L’Empoli, che si avvale dello stesso sponsor tecnico, non ha ancora ufficializzato la nuova maglia: intanto piazza quella della scorsa stagione, a 49 euro. Del resto, tutti i club fanno così. Ci sono i saldi e, con le nuove maglie pronte a essere indossate, quelle della stagione appena passata vengono proposte a prezzi super-scontati. Al punto che, con gli stessi soldi che servirebbero ad acquistare una nuovissima maglia da allenamento, ci si porta a casa la divisa del campionato appena concluso.
L’Udinese, con Macron, ha scelto di tornare agli anni ’70, aggiornando anche il logo del club con l’antica zebretta. La maglia è già in vendita: 92 euro. Una curiosità: i bianconeri friulani, insieme alla Roma, non hanno atteso nemmeno il nuovo sponsor per mettere in vendita le maglie nuove.
Il Bologna, griffato Macron, che propone la sua nuova casacca a 95 euro. L’Hellas passa a Joma: la nuova maglia costa 80 euro. Stesso prezzo per quella dell’Atalanta e del Torino, anche loro con l’azienda spagnola. Il Sassuolo sceglie Puma: la maglia viene 80 euro di listino.
Le neopromosse sotto il segno del rossoblù, in attesa del Frosinone gialloblù (Zeus) che intanto ha incassa 65 euro per ogni maglietta pre-season e per ogni t-shirt celebrativa piazzata dopo il ritorno in massima serie. Il Genoa (Robe di Kappa) si è rilanciato in grande stile, puntando su identità, mare e Zena. La nuova maglia viene 99 euro. Il Cagliari (Eye Sport) punta al riscatto e fissa il prezzo della casacca nuova a 95 euro. La Salernitana è stata tra i primi club a presentare la nuova collezione 23/24 ma, per il momento, le casacche della Zeus non sono ancora in vendita. Però il prezzo, rispetto all’anno passato, non dovrebbe variare, oscillando tra gli 80 e i 90 euro.
Il Monza (sponsor tecnico Lotto) ha presentato la propria nuova maglia con una novità “identitaria”. L’iconica banda verticale bianca sfuma in una fantasia a scacchi. Come la bandiera che segna il traguardo del Gp d’Italia. Si acquista a 89,90 euro.
Il Lecce, invece, si affida al tre per due. La maglia ufficiale, dell’anno scorso, viene 84,90 euro. Ma acquistando tre articoli “il meno caro te lo regaliamo noi”. Ma la grande promozione giallorossa è per la nuova casacca: 89,90 euro, in prenotazione. Per chi vorrà, e sarà capace di aspettare fino a settembre per la consegna, sarà possibile acquistare la maglia salentina autografata dai calciatori.

Solo per la maglia. Il grande business che riempirà, almeno così sperano i presidenti, le casse dei club della Serie A.


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