Economia

Agnelli-Elkann: nuove perquisizioni, faro pm sulla società Dicembre

di Cristiana Flaminio -


In casa Agnelli piove sul bagnato: spunta un’altra accusa per gli Elkann, l’ipotesi dei pm è quella di falsità ideologico nella “declaratoria” della società semplice Dicembre, la cassaforte della dinastia torinese. Sullo sfondo c’è sempre la questione spinosissima legata all’eredità di nonna Marella Caracciolo, deceduta nell’ormai lontano 2019. I magistrati della Procura della Repubblica di Torino hanno dato mandato ai militari della Guardia di Finanza per compiere nuove e ulteriori perquisizioni in alcuni studi legali. Si cercano carte, memorie, documenti che possano comprovare le accuse dei pm. Nel mirino degli inquirenti ci sono i contratti che Mariella Caracciolo aveva sottoscritto, nel maggio 2004, più di vent’anni fa, cedendo ai nipoti John, Lapo e Ginevra Elkann, la nuda proprietà del 40 per cento delle quote della società Dicembre. Riservandosene, contestualmente, l’usufrutto. Accordi e documenti che sarebbero risultati “affetti da anomalie, tanto sotto il profilo documentale poiché la documentazione di riferimento è risultata – come riferisce in una nota la stessa Procura di Torino – a seconda dei casi e fermo restando il carattere provvisorio delle presenti contestazioni – carente degli originali, incompleta, alterata o falsificata quanto sotto quello della regolamentazione dei rapporti finanziari tra le parti (essendo emersi indizi concreti circa l’assenza dell’effettivo pagamento del prezzo delle quote), con conseguente ricostruzione della reale titolarità, nel tempo, quote della Dicembre Società Semplice che, ai fini della contestazione oggetto del presente procedimento penale, potrebbe condurre a determinare una maggiore imposta sulle successioni e donazioni (nell’ambito del reato di truffa in danno dello Stato)”.

 Nel fascicolo di indagine aperto dalla procura di Torino figurerebbero i nomi di Gianluca Ferrero, di Urs Robert Von Grunigen e dei fratelli John, Lapo e Ginevra Elkann. Sono tutti accusati a vario titolo di dichiarazione fraudolenta mediante altri artifici, truffa in danno dello Stato e falsità ideologica commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblici.


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