Salute

Slow-aging: l’approccio integrato alla bellezza che parte dalla salute

di Nicola Santini -


Slow-aging: l’approccio integrato alla bellezza che parte dalla salute

In un’epoca in cui la cura di sé non è più vissuta come un’esigenza estetica fine a sé stessa, ma un atto di prevenzione e benessere, anche la medicina estetica cambia pelle. Così oggi l’attenzione si sposta dalla semplice correzione dei segni del tempo a un’azione più consapevole, mirata a rallentare in modo naturale i processi dell’invecchiamento.
In questo contesto si inserisce Nicer, la nuova proposta integrata di PromoPharma per uno “slow aging” efficace, scientificamente fondato e rispettoso della fisiologia individuale. Il principio è tanto semplice quanto rivoluzionario: lavorare in sinergia su tre livelli – filler, dermocosmesi e integrazione alimentare – per offrire un trattamento estetico che parte da dentro, si vede fuori e si mantiene nel tempo. Non si tratta di una nuova moda, ma di un’evoluzione coerente del concetto di medicina estetica, che oggi punta sempre più alla personalizzazione e alla sostenibilità, anche nei gesti quotidiani di bellezza.
Secondo il professor Michele Cassetta, medico estetico e divulgatore scientifico, “oggi la medicina estetica punta a fare prevenzione più che a riparare i danni. Il concetto di slow-aging ci invita a intervenire già a partire dai 30-35 anni, quando i fibroblasti iniziano a perdere la loro funzionalità. Non solo filler, quindi, ma una strategia integrata per mantenere giovane la pelle e ridurre la necessità di trattamenti invasivi in età più avanzata.”
Alla base c’è un’accurata selezione di attivi ad alta efficacia: i filler impiegano un acido ialuronico crosslinkato con tecnologia MF HA, progettato per un miglior assorbimento e una più semplice applicazione. I trattamenti dermocosmetici topici, invece, sono arricchiti da esosomi vegetali, noti per la loro capacità di stimolare la rigenerazione cutanea, favorire il rinnovamento cellulare e migliorare la funzionalità della barriera epidermica. Questi elementi lavorano insieme, non solo per contrastare i segni visibili dell’invecchiamento, ma per agire in profondità, rinforzando i meccanismi di autoriparazione della pelle e mantenendola idratata, elastica e luminosa. Il terzo livello di questo innovativo approccio è rappresentato dagli integratori alimentari naturali, che agiscono in sinergia con i trattamenti esterni.
Uno dei tratti distintivi del progetto Nicer è la sua adattabilità. Ogni trattamento può essere calibrato secondo le esigenze specifiche del paziente, permettendo un livello di personalizzazione che rispecchia la direzione in cui si sta muovendo l’intero settore. Bellezza, benessere e salute vengono così intesi come un tutt’uno, da trattare in modo armonico e costante nel tempo, abbandonando l’idea dell’intervento “una tantum” per abbracciare un percorso di prevenzione e mantenimento.
Il mercato internazionale della medicina estetica è stato valutato intorno ai 13,9 miliardi di dollari nel 2022, e si prevede che raggiungerà i 23,4 miliardi entro il 2027. Anche in Italia si registra un costante incremento, alimentato dalla richiesta di trattamenti sempre più dolci, efficaci e a basso impatto, in grado di rallentare il tempo senza stravolgere i lineamenti o la naturalezza dell’espressione.
È significativo che a spingere in questa direzione non siano solo le donne – che rappresentano ancora oltre l’80% del mercato –, ma anche una crescente fascia di popolazione maschile, così come giovani e giovanissimi, sempre più attenti all’aspetto estetico, ma anche alla qualità e alla naturalità dei prodotti utilizzati.
Come sottolinea Filippo Borsani, CEO di PromoPharma, “ogni nuova sfida ha per noi l’obiettivo di proporre prodotti di alta qualità, ma sempre nel pieno rispetto della natura e con un rigoroso approccio scientifico.” Un’affermazione che riflette la filosofia aziendale: mettere la persona al centro, con le sue esigenze, i suoi tempi e il suo equilibrio.
In ultima analisi, questo protocollo non si propone solo come una gamma di trattamenti, ma come un cambio di prospettiva: un invito a prendersi cura di sé in modo consapevole, continuativo e multilivello. Un’estetica che non è più dettata dalla pressione sociale o dall’ansia da perfezione, ma dalla volontà di mantenersi in salute, di sentirsi bene nel proprio corpo e nella propria pelle, giorno dopo giorno. E proprio in questo risiede la vera evoluzione della medicina estetica: nel saper uscire dal perimetro dei trattamenti ambulatoriali per diventare una vera e propria cultura del benessere integrato.


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