Con il 99% dei voti scrutinati, un ribaltamento delle previsioni e degli exit poll ed è ormai certa la vittoria dell’ex primo ministro Robert Fico e del suo partito ‘Socialdemocrazia Slovacca’ (Smer-Ssd) nazionalista di sinistra nelle elezioni parlamentari in Slovacchia. Con un risultato che ha sconfessato gli exit poll il partito di Fico ha raccolto il 23,3% dei voti, secondo i risultati forniti dalla commissione elettorale di Bratislava che danno al partito di Fico un vantaggio incolmabile sul partito liberale Progresivne Slovensko (“Slovacchia progressista”, PS), al suo debutto in Parlamento e accreditato del 17% dopo essere stato in testa nei primi exit poll. L’affluenza alle urne è stata di circa il 68%.

L’esito del voto, come anticipato da tute le analisi, inciderà soprattutto sulla politica estera della Slovacchia, con Bratislava a far valere il suo peso nel blocco Ue che attualmente sostiene l’Ucraina nel conflitto con la Russia. L’ex premier Robert Fico, già per due volte alla guida del Paese, è infatti noto per la vicinanza alla Russia di Putin e per l’ostilità al nuovo invio di armi a Kiev.

Il primo scoglio che ora però Fico dovrà affrontare è quello interno. Il leader di Slovacchia progressista, il partito che aveva insidiato quello di Fico e arrivato secondo alle elezioni parlamentari, ha già anticipato che obiettivo della sua formazione sarà quello di impedire al partito vincitore Smer-Sd di Robert Fico di costituire la coalizione governativa, pur nel rispetto del primato nelle urne e del fatto che il primo tentativo spetterà a Fico. Queste le parole di Simecka: “Abbiamo raggiunto il 18% dei voti, cioè i voti di mezzo milione di slovacchi. Siamo il secondo partito più forte. Rispettiamo la vittoria, ma nostro obiettivo è fermare il passo di Fico”.