Siria: Iran e Qatar discutono della transizione. I ribelli aprono agli Usa
Il ministro degli Esteri iraniano, Abbas Araghchi, ed il suo omologo nonché primo ministro del Qatar, Mohammed bin Abdulrahman al-Thani, hanno discusso degli ultimi sviluppi in Siria.
L’agenzia iraniana Mehr ha riferito che entrambi hanno sottolineato la necessità di una seria azione collettiva per costringere “il regime sionista” a porre fine alla sua “aggressione” contro la Siria e all’occupazione di ulteriori parti di territorio nel Paese arabo, in cui è in corso una non semplice transizione politica dopo il rovesciamento del presidente Bashar al-Assad.
Araghchi e al-Thani hanno concordato di continuare lo scambio di opinioni sia a livello bilaterale che multilaterale, con l’obiettivo di promuovere la stabilità e “un sistema politico inclusivo”.
Mentre Israele e Turchia pensano a guadagnare terreno, gli Stati Uniti si muovono per evitare di dover fronteggiare situazioni di pericolo in futuro. “Mettere in sicurezza e distruggere tutte le scorte di armi chimiche”. Lo ha auspicato il segretario di Stato americano, Antony Blinken, rivolgendosi a “tutti gli attori in Siria” durante un incontro ad Aqaba con il re giordano Abdullah II.
Secondo una nota del Dipartimento di Stato, Blinken ha ribadito “l’importanza che tutti gli attori in Siria rispettino i diritti umani, sostengano il diritto internazionale, prendano tutte le precauzioni per proteggere i civili, comprese le minoranze, facilitino l’accesso umanitario in tutta la Siria, impediscano che la Siria venga utilizzata come base per il terrorismo o rappresenti una minaccia per i suoi vicini e garantiscano che tutte le scorte di armi chimiche siano protette e distrutte in sicurezza”.
Il capo della diplomazia statunitense si è soffermato sul sostegno di Washington a una “transizione inclusiva” dopo la caduta di Assad, ed ha evidenziato “il sostegno degli Stati Uniti alla stabilità dei vicini della Siria, compresa la Giordania, durante questo periodo di transizione”.
La nuova leadership siriana ha confermato di aver liberato il cittadino americano Travis Timmerman, aggiungendo di essere pronta a collaborare “con l’amministrazione statunitense per la ricerca dei cittadini americani scomparsi sotto l’ex regime di Assad”.
Torna alle notizie in home