Primo Piano

Sinner-Djokovic, è gran finale agli Atp Masters

di Cristiana Flaminio -


Sarà gran finale agli Atp Masters di Torino: si scontreranno ancora Sinner Djokovic, dopo l’incontro già disputato in settimana vinto dal tennista italiano.
Nel match delle ore 21, il serbo ha battuto Alcaraz in due set: 6-3, 6-2 e raggiunto in finale l’altoatesino che nel pomeriggio aveva incontrato Medvedev.

Jannick Sinner batte Daniil Medvedev e vola in finale agli Atp Finals di Torino. E’ la prima volta per un atleta italiano. Inizia con il passo giusto e vince il primo set della semifinale con Medvedev agli Atp di Torino. Sei a tre, il tennista altoatesino vince il primo set al cospetto dell’avversario, il russo Daniil Medvedev, terzo nel ranking mondiale davanti proprio a Sinner che, per ora, è al quarto posto della classifica mondiale del tennis. Il dolore alla schiena che aveva condizionato il match contro Rune, per il momento, sembra un lontano ricordo. Nell’arena tutta azzurra di Torino, Jannick Sinner ha controllato il primo set e nonostante qualche sbavatura, della quale ha approfittato il russo tentando di riportarsi sotto, è riuscito ad aggiudicarselo.

Grande battaglia nel secondo set, Sinner si aggiudica il primo game ma Medvedev, a suon di aces, prima lo acciuffa e poi lo supera. Subendo a sua volta il pareggio. Sul due a due, grazie a un’altra battuta delle sue, il russo si riporta in vantaggio. Sinner non si dà per vinto , cambia strategia di gioco facendo “un passo indietro” e inchioda il russo a zero nel sesto game. Tre pari, la battaglia continua. Medvedev scatta al settimo gate ma Sinner, dopo l’ottavo gioco (una vera e propria battaglia dentro la battaglia, durata più di dieci minuti), ritrova il pari. Quattro a quattro. Ma il tennis è una guerra. Di nervi. Il russo li mantiene saldissimi, Sinner no. E così si ritrova sul 6-5. A questo punto, l’altoatesino si ricorda di essere l’idolo di casa e conquista il game successivo. Si va al tie break. La chiave è quando, sull’uno pari, Sinner e Medvedev ingaggiano un furibondo scambio che termina con la furba palla corta del russo. Si va sull’1-3 ma un errore del russo restituisce speranza a Sinner che pare già aver mollato la spugna. E’ 2-4 quando si va all’ultimo cambio campo. Poche battute, si va sul 3-6 per Medvedev. Che accusa la stanchezza e cicca il primo set point. Il secondo, però, glielo regala Jannick. Sette-sei, uno pari.

Chi vince prende tutto. Al terzo set si fa sul serio. Medvedev, durante il riposo, chiama il fisioterapista, Sinner attende l’avversario palleggiando mentre al Palalpitour di Torino è un trionfo di luci blu, azzurre e celesti. Per un attimo, il pubblico accarezza il sogno (molto poco sportivo, a dir la verità) del forfait del russo. Che, al suo rientro in campo, è accolto da una bordata di fischi (altrettanto poco sportivi). Il primo servizio è di Jannick. Fa subito suo il primo game e mette, in poche battute, una seria ipoteca sul secondo. Ma Medvedev si riprende dallo stordimento iniziale e torna a dar filo da torcere all’avversario. Non è abbastanza anche perché il russo è visibilmente fuori sincrono. Si va sul due a zero. Medvedev è furioso. Il pubblico ha iniziato a rumoreggiare. Il russo lancia la racchetta a terra dopo aver perduto uno scambio. Scoppia la bagarre tra fischi e lamentele dell’atleta. Ormai è andata, Medvedev ha perso la trebisonda. I fischi poco eleganti ma efficaci dell’arena torinese lanciano la volata al tennista di casa. Tre a zero per Sinner. Pausa con Gigi D’Agostino che trasforma il Palalpitour in una discoteca anni ’90 gremita di gente pronta a sbocciare il magnum delle grandi occasioni. Medvedev, però, dimostra che si può dire campione solo chi non molla mai. E difatti conquista il 3-1. Però l’impegno, seppur commovente, di Medvedev non basta. Sinner si porta sul 4-1. Da qui in poi, la strada è in discesa. Il sesto game è quello della vita, dopo una serie infinita di palle set, Jannick si porta sul 5-1. L’ultimo game è una formalità. Sinner è in finale.

Al termine del match, Sinner ha ringraziato il pubblico torinese: “È stata una partita difficile, ha giocato meglio di me. Sono riuscito a fargli break e mi sono sentito meglio. Da quando sono qui ho sentito calore ed energia incredibili. Quest’energia che mi avete dato finora è una cosa pazzesca. Grazie mille a tutti”. E ha aggiunto: “Era molto forte, questo campo è veloce è molto difficile giocare contro di lui. Ho servito meglio, ho trovato la soluzione giusta. Vediamo domani come va”.


Torna alle notizie in home