Attualità

Sinner, la vicenda antidoping non è chiusa: ancora indagini sul suo conto

di Angelo Vitale -


Prima un respiro di sollievo, poi di nuovo una cortina di interrogativi e il ritorno dei sospetti su Jannik Sinner per la nota vicenda delle indagini antidoping sul suo conto. Il caso del doping che ha riguardato Jannik Sinner nelle scorse settimane, nelle prime ore della mattinata di oggi sembrava definitivamente concluso con il proscioglimento del numero uno del mondo. La Wada, l’agenzia mondiale antidoping – queste le prime notizie circolate oggi su questa storia – , non avrebbe infatti fatto ricorso avendone avuto il tempo fino alla mezzanotte di ieri, al Tas di Losanna contro la decisione dell’Itia (International Tennis Integrity Agency) per scagionare il 23enne altoatesino dopo la positività riscontrata, durante il torneo di Indian Wells a marzo al Clostebol in quantità minime.

Poi, la doccia fredda e nuovamente lo spettro dell’antidoping su Sinner. Per mettere definitivamente il punto sul caso Clostebol che lo ha coinvolto, mancano ancora dei giorni. I termini per un eventuale ricorso della Wada, l’agenzia mondiale antidoping, al Tas di Losanna contro la decisione dell’Itia (International Tennis Integrity Agency) di scagionare il 23enne altoatesino dopo la positività riscontrata, durante il torneo di Indian Wells a marzo al Clostebol in quantità minime, non sono scaduti. Le norme antidoping infatti concedono ulteriori 21 giorni dopo quelli, scaduti ieri, concessi per un eventuale ricorso, dal momento in cui ha ricevuto la documentazione aggiuntiva richiesta sul caso.

E la Wada, si è appreso, vuole definitivamente vederci chiaro. Da qui, la richiesta di ulteriore documentazione.

Non sono bastate le sue dichiarazioni. Non sono bastate le sue azioni, quando ha allontanato dal suo team i due principali collaboratori coinvolti nella vicenda. Non sono bastate le parole di chi, anche lontano dal suo team, lo aveva difeso.

Uno per tutti, Vincenzo Santopadre, ex coach di Matteo Berrettini e attuale allenatore del francese Luca Van Assche: “Vicenda Clostebol? Sono dispiaciuto che anche addetti ai lavori e colleghi di Jannik non si siano documentati e abbiano lanciato parole al vento. Da chi fa sport e da chi dovrebbe avere una sviluppata cultura sportiva la trovo una cosa piuttosto grave. Jannik ha tenuto botta anche qui, è un signore. Vicenda poco piacevole, ho letto molto attentamente tutto il report. Quando si parla, bisognerebbe prima documentarsi”.


Torna alle notizie in home