Politica

Si riunisce la direzione Pd, i passamontagna di Grillo rischiano di dividere le mozioni

di Edoardo Sirignano -

GIUSEPPE CONTE POLITICO ELLY SCHLEIN POLITICO


Si riunisce la direzione nazionale del Partito Democratico. Ci sarà la prima conta per Elly dopo le politiche. A circa tre mesi dal congresso, la segretaria dovrebbe andare alla conta interna per misurare le forze. Potrebbe essere messa al voto addirittura la relazione di apertura dei lavori.

A creare timori soprattutto la posizione dell’area riformista. Dopo le ultime battute di Grillo, crescono i malumori tra i moderati dem, che non vogliono avviare alcun tipo di dialogo con il Movimento. Basti pensare alla fuoriuscita di Alessio D’Amato, ex assessore alla Regione Lazio e candidato alla presidenza alle ultime regionali. Quest’ultimo, senza giri di parole, dice di non voler alcun confronto con chi parla di passamontagna e brigate.

La svolta a sinistra, infatti, non convince mondi importanti del Nazareno. Bisognerà, però, fare sintesi presto. Domani ci sarà l’importantissimo voto sulla mozione relativa al Pnrr. A seguire l’esame sul decreto legge sul lavoro. In particolare su questo punto, Elly e compagni sono chiamati a votare l’emendamento del senatore di Avs Tino Magni, che chiede che la perdita del reddito di cittadinanza scatti solo quando si rifiuti un’offerta di lavoro congrua. Un bivio fondamentale, quindi, nel rapporto con gli alleati e in modo particolare con i pentastellati.

In settimana tornerà in aula pure la questione giustizia. Schlein dovrà decidere come comportarsi sull’abuso d’ufficio. Molti sindaci dem sulla linea del Nazareno sono abbastanza scettici. Ecco perché il nuovo corso dem si trova di fronte a un bivio: rinsaldare i rapporti con gli alleati, scegliendo determinati interlocutori o difendere quei pilastri, allo stato contesi anche dai gialli di Giuseppe Conte.


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