Si infiammano le carceri. E’ emergenza a Regina Coeli, per due ore le proteste
Carceri, dopo Bari in primo piano Regina Coeli a Roma. “Da quanto apprendiamo, ancora in maniera frammentaria e non particolareggiata, sono in corso proteste di detenuti alla terza sezione del carcere romano di Regina Coeli, dove già nella notte si sono registrate tensioni. Sarebbe stato attivato il piano di emergenza regionale”. E’ quanto fa sapere Gennarino De Fazio, segretario generale della Uilpa Polizia Penitenziaria.
“Non si placano dunque le fortissime tensioni nei penitenziari – sottolinea De Fazio -, nonostante dal Governo si tenti goffamente di sminuire l’emergenza e si continuino a fare proclami privi di senso compiuto. La premier Giorgia Meloni batta un colpo”.
Già alla fine di luglio, sempre la terza sezione del carcere della Capitale era stata luogo di proteste, con un centinaio di detenuti che si erano rifiutati di rientrare dai cortili di passeggio. Alla base della resistenza, i timori per possibili conseguenze disciplinari a seguito di scontri fisici, fra reclusi, che si erano registrati il giorno prima.
Anche in quella circostanza, De Fazio aveva stigmatizzato il sovraffollamento: 600 posti disponibili, oltre 1100 detenuti reclusi nei bracci, 350 agenti di custodia in servizio laddove ne sarebbero necessari oltre il doppio.
Proteste, oggi, durate per due ore. Terminate – fa sapere De Fazio – solo dopo la mediazione di uno ” sparuto gruppo del Reparto di polizia penitenziaria oggi in servizio”.
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