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Si dimette Wiedman, vice di Larry Finch. In Italia BlackRock gestisce 100 miliardi

di Angelo Vitale -


Si è dimesso, quasi a sorpresa, Mark Wiedman, un “BlackRock senior”, dirigente con un mandato ricoperto per oltre 20 anni nell’azienda di gestione patrimoniale, proprio mentre si rafforzavano le voci che potesse, lui finora responsabile del business dei clienti globali negli ultimi due anni, succedere all’amministratore delegato Larry Fink.

BlackRock è il più grande gestore patrimoniale al mondo, con asset in gestione che hanno raggiunto il record di 11,5 trilioni di dollari nel quarto trimestre. A dicembre, la società finanziaria ha accettato di acquistare HPS Investment Partners per 12 miliardi di dollari in azioni, poiché BlackRock mira ad aumentare la propria presenza nel settore del credito privato. L’anno scorso BlackRock ha anche acquisito Global Infrastructure Partners, un investitore infrastrutturale (ha quote rilevanti pure in Italo), per 12,5 miliardi di dollari.

Fink, con frequentazioni dem, è stato comunque una delle persone più consultate da Donald Trump sui temi dell’economia tanto da essere stato, nei mesi scorsi, in predicato di poter diventare segretario di Stato al Tesoro prima che poi Trump ormai prossimo a tornare alla Casa bianca scegliesse Scott Bessent, già al fianco del finanziere George Soros.

Fink ha recentemente incontrato la premier italiana Giorgia Meloni, evidentemente sensibile agli investimenti che BlackRock può incentivare nel nostro Paese. Uno scambio di vedute con il ceo di una delle più potenti società di investimento al mondo che in Italia gestisce oltre 100 miliardi di euro, detiene il 7% di Unicredit e il 5% di Intesa Sanpaolo, il 4% di Mediobanca, controlla quote in Mediaset, Stellantis, Moncler, è il principale azionista privato in Enel, Eni, poste, Snam e dall’autunno scorso ha aumentato la sua presenza in Leonardo.


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