Evitato lo shutdown Usa, c’è l’ok del Congresso
Tanto rumore per poco più di nulla: il Congresso regge e approva la legge finanziaria che evita l’incubo shutdown agli Stati Uniti. Sarà un Santo Natale per circa 800mila lavoratori che, con il blocco delle attività statali, avrebbe rischiato davvero grosso perdendo lo stipendio e in alcuni casi anche il posto. L’ok è arrivato dopo qualche minuto dalla mezzanotte quando lo shutdown, virtualmente, era già pronto a incombere sull’economia e soprattutto su enti e agenzie federali e pubbliche statunitensi. Ma il Congresso, facendo riscorso a modalità di votazione di emergenza e bypassando il sistema di voto tradizionale, è riuscito a salvare gli Stati Uniti dallo stop alle attività pubbliche. Chuck Schumer, leader dei dem al Senato, ha applaudito all’approccio bipartisan che ha garantito “un buon risultato per l’America e per il popolo americano”.
L’impasse s’era creata con lo stop dei Repubblicani alle leggi proposte dai democratici. Era finita nel mirino la “finanziaria” dem perché non prevedeva la sospensione del tetto del debito, una misura cara a Donald Trump. Che ha mostrato i denti, ingaggiando uno scontro col Congresso. E con la Casa Bianca. Joe Biden non ha fatto un plissé ma la portavoce Karine Jean-Pierre ha accusato: “I repubblicani del Congresso hanno fatto quello che hanno fatto a causa di ciò che ha detto il Presidente eletto e di ciò che ha detto Elon Musk. Questa è la realtà. Quello che stanno facendo è cercare di spianare la strada per 5.000 miliardi di dollari al nostro debito nazionale. Ecco cosa fa questa decisione. Il loro discorso era per i miliardari, tagliando la previdenza sociale, tagliando Medicare”.
Uno scontro che ha portato a lunghe ed estenuanti trattative e mediazioni. Che, però, hanno sortito qualche effetto importante. E lasciano intuire, insieme alle vicende internazionali, quale sarà l’approccio di Donald Trump alla presidenza. Sarà duro, intransigente e pronto a scontrarsi con tutti pur di far valere le ragioni sue e del suo programma. Però non sarà impermeabile e disinteressato a un confronto, reale, sui temi con gli interlocutori.
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