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Shein, l’Antitrust avvia indagine: pubblicità ingannevole

di Flavia Romani -

This picture shows signage of cross-border fast fashion e-commerce company SHEIN at a garment factory in Guangzhou, in Chinas southern Guangdong province on July 18, 2022. (Photo by Jade Gao / AFP) (Photo by JADE GAO/AFP via Getty Images)


L’Antitrust, Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha avviato un’istruttoria nei confronti di Infinite Styles Services CO Limited, società con sede a Dublino che gestisce il sito italiano di Shein, per la presunta ingannevolezza di alcune dichiarazioni ambientali presenti nelle sezioni “#Sheintheknow”, “evoluShein” e “Responsabilità sociale” del sito shein.com. A darne comunicazione è stata l’Antitrust.

L’Autorità evidenzia come, in un contesto di crescente consapevolezza da parte dei consumatori sull’impatto ambientale delle proprie scelte, Shein sembrerebbe cercare di costruire un’immagine di sostenibilità legata ai propri prodotti attraverso affermazioni generiche, vaghe e potenzialmente fuorvianti. Queste riguardano, in particolare, la “circolarità” dei prodotti, la qualità dei materiali e il loro consumo responsabile. Le informazioni relative alla linea “evoluShein”, descritta come sostenibile, potrebbero anch’esse risultare fuorvianti per i consumatori, specialmente in merito all’effettiva quantità di fibre ecologiche utilizzate. Inoltre, la società ometterebbe di fornire dettagli riguardo alla non riciclabilità dei capi prodotti.

Un ulteriore punto critico sollevato dall’Antitrust riguarda l’enfasi posta dall’azienda sul proprio impegno per la decarbonizzazione, dichiarato in termini generici. Tuttavia, i rapporti di sostenibilità di Shein per il 2022 e il 2023 evidenzierebbero un significativo aumento delle emissioni di gas serra, contraddicendo le dichiarazioni fatte sul sito.

L’Autorità sospetta che la società possa utilizzare strategie di comunicazione potenzialmente ingannevoli o omissive riguardo alla sostenibilità, un aspetto di particolare rilevanza dato l’impatto ambientale significativo associato al settore del “fast fashion” o “super fast fashion” in cui opera Shein. Questa indagine mira a chiarire se tali affermazioni violino le normative a tutela del consumatore.


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