Esteri

Settemila morti a Gaza. Ucciso il comandante missilistico di Hamas

di Ernesto Ferrante -


L’esercito israeliano ha ucciso il comandante di Hamas ritenuto responsabile del lancio di razzi da Gaza. “Le forze di difesa israeliane hanno colpito e ucciso nella zona di Khan Younis il capo del sistema missilistico di Hamas, Hassan al-Abdullah”, ha fatto sapere l’Idf.

Un’operazione lampo è stata condotta nelle scorse ore da Tel Aviv con truppe e tank nel nord della Striscia. Il portavoce Olivier Rafowicz ha precisato che è durata “qualche ora” con l’obiettivo di “distruggere infrastrutture di Hamas”. “Decine di terroristi sono stati eliminati”, ha aggiunto Rafowicz.

Fonti palestinesi hanno segnalato che è stato bombardato il sobborgo di Zwaida, vicino a Deir al Balah nella parte centrale dell’enclave palestinese. Tra le vittime ci sono anche la giornalista palestinese Duaa Sharaf, di Al-Aqsa radio e suo figlio.

Gli aerei da combattimento dello Stato ebraico hanno colpito almeno 250 obiettivi di Hamas, inclusi centri di comando, infrastrutture, tunnel e lanciarazzi. La marina israeliana ha distrutto inoltre una postazione di lancio di missili terra-aria.

Il ministero della Sanità locale ha reso noto che che il bilancio delle vittime della guerra ha già superato i 7000 morti.

Una salva di razzi è stata lanciata nella tarda mattinata di ieri verso la parte centrale del territorio israeliano e nella zona grande della capitale. Il sistema Iron Dome è entrato in azione più volte.

E’ salito a 224 il numero aggiornato degli ostaggi ancora in mano ai miliziani palestinesi. Lo ha riferito il portavoce militare Daniel Hagari, dopo che ieri aveva fornito il numero complessivo di 222.

Una commissione delle Nazioni Unite ha affermato di aver identificato il comandante e l’unità militare dell’esercito israeliano probabilmente colpevoli dell’uccisione della giornalista palestinese-americana di Al Jazeera, Shireen Abu Akleh, avvenuta l’11 maggio 2022, mentre seguiva un’operazione dell’Idf nel campo profughi di Jenin.

Navi Pillay, presidente della Commissione internazionale indipendente d’inchiesta delle Nazioni Unite sui territori palestinesi occupati, compresa Gerusalemme Est, e Israele, ha dichiarato martedì che un’indagine ha concluso che le forze di sicurezza israeliane “hanno utilizzato la forza letale senza giustificazione ai sensi del diritto internazionale sui diritti umani, e intenzionalmente o hanno incautamente violato il diritto alla vita di Shireen Abu Akleh”.


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