Economia

Giorgetti, c’è l’accordo con l’Ue: sette anni per rientrare dal debito

di Giovanni Vasso -

GIANCARLO GIORGETTI MINISTRO


Sette anni per rientrare dal debito: c’è l’accordo tra il governo italiano e l’Ue. L’annuncio è arrivato questa mattina dal ministro all’Economia Giancarlo Giorgetti che, in conferenza stampa, ha illustrato alcuni dei punti focali della manovra approvata ieri in consiglio dei ministri. Il primo punto, quello che appare decisivo, è legato proprio agli obblighi che discendono all’Italia dall’applicazione del nuovo Patto di Stabilità. “Ieri – ha affermato Giorgetti – abbiamo definito l’accordo con la Commissione europea per quanto riguarda i contenuti del piano strutturale per l’estensione a sette anni”. Una precondizione, avveratasi, che consentirà a Giorgetti e al governo “di fare un quadro di finanza pubblica dei prossimi cinque anni coerente con la legge di bilancio”.

Oltre alla questione del piano strutturale e del rientro dal debito in sette anni, Giorgetti ha posto l’accento sul fatto che “non ci saranno nuove tasse” e che sarà riservata molta attenzione ai redditi medio bassi. Che, con l’applicazione delle normative contenute in manovra “avranno una situazione migliore” che per le famiglie sarà concretizzata attraverso l’avvio del quoziente familiare sulle detrazioni. Prima di concludere il suo intervento e passare la parola al viceministro Maurizio Leo, Giorgetti ci ha tenuto a ringraziare “banche e assicurazioni” insieme ai “ministeri”. Per loro, infatti, sono previsti “sacrifici”. Le prime dovranno contribuire nell’ordine di 3,5 miliardi, i secondi subiranno tagli alla spesa quantificati nell’ordine del 5%. Da queste iniziative arriveranno le risorse per la manovra. Ma il dibattito sta per iniziare e l’ultima parola spetterà, come al solito, al Parlamento. Dove il testo sarà presentato già nella giornata di lunedì prossimo.


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