Senza Zuccheri Aggiunti – Report mi deve una domenica sera
La Rai mi deve una domenica sera sprecata. Per carità, meglio così. Meglio perché la mancata notizia ci dà una notizia: è tutto a posto. Però confesso che esser parte di quei tot di imbecilli che domenica sera sono stati a guardare Report mi ha fatto rodere assai. Per me che avevo pianificato di apprendere qualcosa magari con quel programma che, con toni solenni e una musica da thriller di quarta mano, promette grandi reportage e inchieste che dovrebbero scuotere le nostre coscienze, uno spreco. Promette, appunto, mentre ti serve la solita pappa riscaldata, servita da chi si crede maestro dell’informazione. Certo, i contenuti scottanti non li vediamo nemmeno col binocolo. In compenso la lezioncina eseguita in modo maldestro e spacciata per contenuto. Un programma si fregia di essere un faro di verità, di quelli che dovrebbero aprire gli occhi anche al più ingenuo. Eppure, i soliti che ci lavorano sono sempre lì, a recitare la loro parte con la precisione di un copione già scritto. Sì, perché, in fondo, chi si occupa di questi “scoop” ha l’invidiabile talento di farci credere di sapere tutto, mentre ci racconta il nulla. Intanto, le vere inchieste restano in archivio, insieme alla dignità perduta di un certo giornalismo. E noi continuiamo a cascarci, incollati al divano, sperando che questa volta sia quella buona. Che ci sia finalmente l’inchiesta bomba, lo scoop che ci farà sobbalzare. Ma invece, tutto si risolve in una pubblicità patinata all’opposizione incazzosa.
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