Attualità

Senza Zuccheri Aggiunti – L’invidia non si trasforma in crescita personale

di Nicola Santini -


Sminuire gli altri, evidenziandone i difetti e oscurandone i pregi, è un esercizio di cattiveria che non porta alcun vantaggio reale, anche se sul breve termine può sembrare così. Chi pratica questo comportamento cerca di innalzare le proprie virtù, ma lo fa in modo illusorio e dannoso, non solo per la persona bersaglio delle critiche, ma anche per sé stesso. Denigrare gli altri diventa spesso un modo per distogliere l’attenzione dalle proprie mancanze e fragilità, evitando di confrontarsi con esse e di migliorarsi.
Invece di concentrarsi sull’autocritica costruttiva e sulla crescita personale, si preferisce proiettare sugli altri insicurezze e frustrazioni. Un giochetto vecchio, polveroso, di bassissima portineria. C’è da dire, però, che questo gioco perverso non porta a nessun vero progresso. Infatti, umiliare gli altri non rende una persona migliore o più meritevole, ma alimenta solo un circolo vizioso di negatività e rancore. Dall’altro fronte, chi riesce a riconoscere e apprezzare il valore altrui può trarne ispirazione, trasformando l’invidia in un’opportunità di crescita personale. Imparare dagli altri, invece di criticarli, è il vero segreto per migliorare se stessi. Solo ammettendo che c’è sempre qualcosa da apprendere, si può crescere e sviluppare le proprie capacità. Ridurre gli altri non rende grandi, ma solo più piccoli. Elevare se stessi significa saper riconoscere i propri limiti e, invece di nasconderli dietro critiche sterili, trasformarli in punti di forza.

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