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Senna inquinata, nuovo stop per la gara di triathlon

di Lino Sasso -


Ancora un rinvio per la gara maschile di triathlon dei Giochi Olimpici di Parigi 2024 che si sarebbe dovuta disputare questa mattina alle ore 8.00. La competizione è stata nuovamente spostata per via della Senna inquinata ed è stata inserita nel calendario delle Olimpiadi per domani, quando è previsto lo svolgimento anche di quella femminile. A seguito delle ultime analisi effettuate sulle acque, l’organizzazione non ha potuto dare il via libera alla gara ed ha parlato di “valori registrati anche superiori ai limiti accettabili” attribuendoli alle forti piogge cadute venerdì e sabato sulla capitale francese. Gli atleti non hanno preso benissimo la notizia e, anzi, montano le recriminazioni sia per gli allenamenti che sono stati costretti a saltare, sia per il rinvio della competizione in sé per sé, oltre che per il serpeggiante dubbio che la gara possa effettivamente svolgersi nella giornata di domani. Lo svolgimento del triathlon sia maschile che femminile resta infatti soggetto a nuovi test delle acque e se i valori non dovessero essere tornati nella norma ci sarebbe un nuovo rinvio al giorno 2 agosto. Il presidente di World Triathlon, Marisol Casado, ha commentato la decisione degli organizzatori dicendo che “siamo tutti dispiaciuti, non abbiamo potuto seguire il programma ma siamo ottimisti perché abbiamo l’aiuto di tutti i migliori esperti per far svolgere la competizione. Siamo fiduciosi che l’evento avrà luogo domani e saremo contenti di poterlo fare”. Per quanto riguarda invece il fronte italiano, il Coni ha fatto sapere di confidare “nel Comitato Olimpico Internazionale, garante da sempre della salute degli atleti. Se le autorità competenti – si legge in una nota -riterranno le acque della Senna idonee allo svolgimento delle gare di triathlon e assicureranno le condizioni di sicurezza previste, gli azzurri dell’Italia Team prenderanno parte alle competizioni senza problemi. L’Italia Team non rilascerà ulteriori dichiarazioni in merito, certo che il Cio assumerà la decisione più giusta a tutela degli atleti, veri protagonisti dei Giochi Olimpici”.


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