Napoli

Sempre più frequenti in Italia i casi di amputazione: parla il presidente Gise Giovanni Esposito

di Angelo Vitale -


Talvolta comincia con un formicolio alla gamba, poi un dolore intenso fino alla formazione di lesioni che non guariscono. Questa la sintomatologia tipica dello stadio avanzato dell’arteriopatia periferica, patologia che riduce drasticamente l’afflusso di sangue alle arterie. In Italia colpisce circa il 10% degli over 40, con un trend in aumento fino al 23% nei prossimi anni.

“L’arteriopatia periferica si sviluppa quando le arterie si ostruiscono e non sono più in grado di portare con normale regolarità tutto il nutrimento di cui avrebbe bisogno il nostro organismo”, spiega Giovanni Esposito, professore ordinario di Cardiologia e direttore della Uoc di Cardiologia, emodinamica e Utic dell’Azienda ospedaliera universitaria Federico II di Napoli e presidente del Gise.

Secondo gli esperti riuniti alla II edizione del meeting “Rome Peripheral Interventions”, è proprio in Italia che, nei casi più gravi, si ricorre più di frequente alle amputazioni: nel nostro Paese, infatti, vengono eseguite ogni anno 3.382 amputazioni (dati Pne 2021).

Obiettivo del convegno, fornire i più recenti aggiornamenti sulle evidenze cliniche e sulle possibilità attuali e future nel trattamento endovascolare delle patologie extra-coronariche. L’insufficiente uso di procedure ‘salva-arto’, soprattutto quelle ‘mini-invasive’ è la causa di un maggior numero di amputazioni e, di conseguenza, in un maggior carico di disabilità e un più alto rischio di mortalità precoce. “Iniziative come il meeting ‘Rome Peripheral Interventions’ – conclude Esposito – diventano quindi per gli specialisti appuntamenti di importanza cruciale per l’aggiornamento e per il miglioramento delle cure offerte ai pazienti”.

(Marika Pantè)


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