Sei anni fa il crollo del Ponte Morandi: 58 imputati per un processo interminabile
Ancora un Giorno del ricordo, a 6 anni di distanza dal crollo del ponte Morandi di Genova. Si commemorano le 43 vittime del disastro del 14 agosto 2018, con il pensiero rivolto al lungo proicesso in corso e che non terminerà prima del prossimo o ancora del successivo.
Numerosi, i momenti di incontro e riunione: il Comune del capoluogo ligure, insieme al Comitato Parenti vittime del Ponte Morandi, ha promosso alcune commemorazioni. Alle 9, nella chiesa parrocchiale di San Bartolomeo della Certosa, sarà celebrata la Santa messa officiata dall’arcivescovo di Genova monsignor Marco Tasca. Alle 9.30 circa è previsto l’arrivo, alla Radura della Memoria, dei partecipanti alla camminata in ricordo delle vittime organizzata dall’Associazione ‘Noi per Voi Valle Stura Masone’ con i sindaci di Masone, Rossiglione e Campoligure. Saranno presenti 43 bambini che porteranno un pensiero ai parenti delle vittime.
Alle 10.45, alla Radura della Memoria, inizierà poi la Cerimonia in ricordo delle vittime del crollo alla presenza del sindaco di Genova Marco Bucci, del prefetto di Genova Cinzia Torraco, del presidente ad interim di Regione Liguria Alessandro Piana e del viceministro alle Infrastrutture e Trasporti Edoardo Rixi con delega della presidenza del Consiglio dei Ministri. All’ingresso della radura, dove è posta la piastra metallica recante il nome di tutte le vittime, saranno posizionate le corone del presidente della Repubblica, della presidenza del Senato, della presidenza del Consiglio dei ministri e dei parenti delle vittime.
Alle 11.36, ora del crollo, verrà osservato un minuto di silenzio e in contemporanea verranno suonate le sirene delle navi in porto e le campane di tutta la diocesi. A chiudere la cerimonia l’Elegia per tre strumenti eseguita dai musicisti del Teatro Carlo Felice. La cerimonia sarà trasmessa in diretta sulla pagina Facebook ufficiale del Comune di Genova-Genova Municipality.
Complesso e contrassegnato da continue polemiche, il processo, iniziato 4 anni dopo i fatti, nel luglio 2022: sul banco degli imputati oggi 58 persone: dirigenti, funzionari e tecnici di Autostrade per l’Italia, ministero delle Infrastrutture e Spea, la società responsabile delle manutenzioni e delle ispezioni.
Ma Spea e Autostrade sono uscite dal processo patteggiando 30 milioni di euro.
Tra gli imputati, l’ex ad di Aspi, Giovanni Castellucci, il capo delle operazioni Paolo Berti e l’ex direttore delle manutenzioni Michele Donferri Mitelli, oltre all’ex amministratore delegato di Spea Antonino Galatà, al responsabile tecnico Massimiliano Giacobbi, all’ex direttore di Autostrade per Genova Stefano Marigliani, al successore Riccardo Rigacci e al braccio destro Paolo Strazzullo.
Le accuse sono pesantissime: omicidio colposo plurimo, omicidio stradale, crollo doloso, omissione d’atti d’ufficio, attentato alla sicurezza dei trasporti e omissione dolosa di dispositivi di sicurezza sui luoghi di lavoro. I reati di falso ideologico, relativi anche a documenti informatici, sono andati prescritti nel giugno 2024. Prescritti anche i reati di rifiuto in atti di ufficio.
Finora, 13 imputati hanno preannunciato la volontà di rendere dichiarazioni spontanee. Già “monstre” il dibattimento: celebrate 170 udienze dalla prima del 7 luglio 2022 all’ultima, quella del 16 luglio di quest’anno. Ascoltate complessivamente 324 persone, le udienze sono state trascritte su oltre 16mila pagine.
Un processo che riprenderà l’11 settembre, quando si procederà con esame, controesame e riesame di altri 11 consulenti tecnici delle difese.
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